GIANCARLO ROSATI Medico Chirurgo, Spiritualista
Nasce ad Asmara, si diploma presso l'università di Oxford e si laurea in medicina e chirurgia conseguendo successivamente sei specializzazioni mediche. Inizia la carriera in Eritrea all’Iteghe Menen di Asmara e successivamente viene inviato negli ospedali dell’interno: Afabet, Agordat, Adi Ugri.
Durante il percorso professionale cerca il contatto di persone che si dedicano alla ricerca filosofica ed al soprannaturale senza mai dimenticare la connessione con la scienza. Lasciamo a lui la parola:
”Mi laureai in medicina e chirurgia in Italia e tomai in Etiopia, dove viveva la mia famiglia. Fui subito impiegato nell'ospedale governativo, Iteghe Menen di Asmara, che al tempo del governo coloniale italiano si chiamava Regina Elena. L'ospedale era famoso in tutto il paese e la fama era meritata, poiché aveva avuto ricercatori citati nei testi di medicina dei nostri atenei.
Negli ultimi anni però si era verificato un razzismo alla rovescia: i medici italiani venivano sostituiti da specialisti provenienti dall'Europa dell'Est, che, per quanto si dessero da fare, non riuscivano a sostituirne la fama. Al tempo in cui mi laureai, Asmara era il capoluogo della regione Eritrea confederata all'Etiopia del Negus e qui giungevano persino pazienti provenienti da Addis Abeba, i quali disdegnavano gli ospedali più moderni e attrezzati della Capitale pur di farsi curare da medici italiani.
I giovani medici che approdavano all'Ospedale Iteghe Menen di Asmara venivano inseriti in un programma detto rotating internship, il metodo americano di apprendimento intensivo nei settori principali della: medicina, della chirurgia generale, pediatria, ostetricia neurologia, ortopedia, oculistica, odontoiatria, otorinolaringoiatria, medicina interna e tropicale. Il rotating-internship era un procedimento molto utile ai medici che dovevano poi affrontare da soli problemi d'ogni genere quando erano inviati negli ospedali dell'interno, lontani da qualsiasi centro attrezzato
Quando la Direzione Sanitaria ritenne che fossi pronto, mi affidò un ospedale nuovo di zecca, quello di Afabet, costruito nel Medio Piano eritreo a tutela di una regione molto vasta, quella del Sahel. Si trattava di un piccolo ospedale voluto dall'Imperatore d'Etiopia, Haile Selassie I°, molto sensibile ai problemi sanitari della popolazione. Fu qui che cominciò l'avventura che mi fece incontrare il misticismo.
Quel brano di vita africana ormai non mi appartiene più, ma come tutte le esperienze anche questa mi aprì porte che sembravano del tutto sigillate”.
Giancarlo rappresenta una terza generazione di medici italiani che si sono distinti per il loro impegno e competenza. La prima generazione quella che operò in Eritrea Colonia Italiana che pose le basi della Sanità pubblica e che si fece grande fama in tutta la Regione ma anche in Italia (i trattati di patologia generale riportavano le ricerche del prof Ferro-Luzzi), una seconda generazione di illustri specialisti (Manfredonia e De Mauro psichiatri, Di Meglio ginecologo, Buffa e poi Mariella otorinolaringoiatri, Lanzo cardiologo, Musso chirurgo e maestro di una serie di suoi assistenti, ed altri, operarono durante la Amministrazione Britannica che di fatto lasciò che fossimo noi Italiani a continuare di farci carico della Sanità Pubblica.
Il dottor Rosati sulla scia di queste onorevoli presenze ne continua la fama quando l’Eritrea è già federate dell’Etiopia, e ci racconta la sua avventura.
Da giovane Giancarlo, incontrò in quella Terra mistici dotati di grande saggezza che ebbe la possibilità di confermare sia attraverso maestri illuminati incontrati in India e nei contrafforti dell’Himalaya sia con esperienze personali. Sono proprio le esperienze personali che lo inducono a condividere con altri ricercatori ciò che ha appreso.
Membro dell'Accademia Tiberina e dell'Accademia delle Scienze Mediche e Biologiche, vive a Parma, dove è stato Direttore della Sezione Profilassi della Ripartizione di Igiene; dove fondò il primo centro di Medicina Psicosomatica e Ipnosi Clinica e dove ricoprì per alcuni anni la carica di Direttore Scientifico del Centro di Parapsicologia collegato a quello più importante di Bologna. Negli anni Novanta assume per cinque anni la presidenza dell’Organizzazione Spirituale Italiana Sathya Sai, che presta la sua opera di solidarietà ovunque ve ne sia bisogno.
Lungo il percorso studia le risorse psichiche che trasformano un piccolo uomo della foresta in un Buddha.
Scrive più di cinquanta saggi di metafisica, alcuni tradotti all’estero. Scrive anche cinque romanzi iniziatici a carattere autobiografico con lo pseudonimo di Juan Karro. Due di questi si svolgono in Eritrea (Il segreto svelato e Sulle orme del passato). In questi romanzi Juan Karro, un medico alla ricerca delle radici della vita, si proietta nella ricerca metafisica himalayana. In India, nell’ashram di Sai Baba, incontra Galvin, un iniziato che conosce cose che lo incuriosiscono a tal punto da coinvolgerlo in una strana ricerca. Un misterioso mosaico si costruisce attorno a Karro che, insieme ad alcuni amici, parte per l'ultima avventura, quella che gli rivelerà il segreto di Galvin e la soluzione di un mistero antico destinato a riflettersi sul terzo millennio a partire dal 2050.
Sai Baba gli consegna alcuni segnali che lo riportano in terra etiopica dove fa esperienze uniche: ai confini eritrei incontra una combattente eritrea; a Lalibela, la terra delle cinque croci e delle chiese monolitiche, avvicina un veggente che gli svela un segreto ed un altro glielo fa intuire; ad Axum, la città della regina di Saba e delle stele più gigantesche del mondo, intuisce la verità sull' Arca dell'Alleanza scomparsa da Gerusalemme e mai più ritrovata; ai confini etiopici incontra uno strano personaggio che gli rivela la sua vita precedente. Karro atterra con i suoi amici ad Asmara ma i suoi piani vengono scombinati dalla guerra che e scoppiata tra Eritrea ed Etiopia e per raggiungere Lalibela e Axum deve attraversare le affascinanti terre dei Beni Amer e dei Cumana. Quando ormai Karro sembra essere giunto alla fine della ricerca, ecco che si profila un nuovo mistero che lo induce a partire per la Dancalia dove una veggente gli fa rivelazioni straordinarie. L'India lo attende di nuovo per terminare la sua ricerca.
Ecco che anche in questo testo il ricordo della terra d’Africa è presente con tutto il suo fascino misterioso. Il libro, oltre ad essere un percorso metafisico, è anche un resoconto etnico, storico e geografico della terra dei Negus.
Sul web si trovano tutti i libri da lui pubblicati. Al momento scrive per le case editrici Eifis di Cervia e Om di Bologna.
Gennaio 2020, La Redazione. (Nelle immagini: Giancarlo ora e con l’Imp. Haile Selassie all’inaugurazione dell’Ospedale di Afabet).