Il Testo: “Bugie Coloniali” di Alberto Alpozzi

Si leva una voce, come poche altre, per raccontarci la Storia dell’Italia Coloniale. Analisi e Considerazioni sostenute, dall’Autore, sempre a fronte di una documentazione ineccepibile.

Una conferma che il Colonialismo Italiano fu diverso e conservi, salvo i brevi periodi di guerra, un volto umano.

Se ne deduce quello che, da sempre, Noi sosteniamo: si trattò di “Colonizzazione” e non di “Colonialismo”, perché più che predare (cosa che per fortuna non avvenne) era volto a creare, seppur nei suoi limiti spazio-temporali, la civiltà ed il benessere creati dal Lavoro.

Il Testo, in contrasto con la più diffusa vulgata del Regime che a quell’epoca è succeduto, a seguito della sconfitta della Seconda Guerra Mondiale e che parla solo di: sfruttamento, oppressione, crimini, stragi, razzismo e sopraffazione, dimostra un’altra Storia.

Ma la “vulgata”, che inizia ormai a perdere interesse, a causa di sopraggiunte gravi crisi, era stata creata, dal Regime, ad arte per non parlare, appunto, delle carenze e dei mali a loro attribuibili e che andavano già intravvedendo. Il Regime instaurato, poi, era in gran parte figlio della più nefasta ideologia internazionale che ha fatto della “disinformazione” una scienza.

La colonizzazione delle parti dell’Africa ancora libere era considerato una soluzione al problema endemico della nostra emigrazione. Nelle Colonie si dirottarono più lavoratori che soldati, con il compito di coinvolgere gradualmente, formandole, le classi lavoratrici locali.

A conferma che il nostro Colonialismo era considerato a carattere proletario ed evolutivo, da molti Socialisti dell’epoca (Pascoli, Bissolati) ed accettabile proprio per lo spirito, sopra descritto, che lo caratterizzava.

Opportuno e consigliato leggere il Testo.

Mai Taclì, Luglio 2022, La Redazione.

L’Autore: ALBERTO ALPOZZI (Torino, 1979)

Fotoreporter freelance, iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Piemonte, specializzato in aree di crisi, ha documentato e raccontato le guerre in Afghanistan, Libano, Kosovo e la missione antipirateria in Somalia. Suoi reportage sono stati pubblicati da La Stampa, Il Sole 24 Ore, Il Giornale, Famiglia Cristiana.

Per la tedesca Bilderfest ha partecipato, unico italiano, alla realizzazione del documentario televisivo “Ustica - Tragedia nei cieli”. Ha insegnato fotografia e comunicazione dell'immagine al Politecnico di Torino presso la Facoltà di Architettura dal 2010 al 2016. Dal 2013 svolge ricerca storica sul colonialismo italiano in Somalia. Collabora con il mensile "Storia in Rete".

Sempre per Eclettica Edizioni ha pubblicato “Il faro di Mussolini - Il colonialismo italiano in Somalia oltre il sogno imperiale”, “Viaggio nella Somalia italiana - La visita del Principe Umberto di Savoia nelle fotografie ritrovate di Carlo Pedrini”, "Dubat - Gli Arditi somali all'alba dell'Impero fascista" e curato la pubblicazione del romanzo coloniale "I prigionieri del sole" di Dante Saccani, inedita edizione critica e senza censure.

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