CORRISPONDENZA n. 5

Anche stanotte ho finito e vado a dormir .
Buonanotte a tutti , ai suonatori e ai miei ospiti .

WANIA, me ne desti un primo accenno lunedì decorso quando ci sentimmo al telefono e già mi destò tristezza. Non trovo parole.
Cisi

Wania , sono stato sempre un cultore di storia e dell’arte militare . Cesare scrisse in terza persona ( ed era questa la sua originilità )quest’opera per descrivere minuziosamente tutte le vicende relative alla conquista della Gallia .Da questi diari ( in otto libri )si evince il suo genio di grande stratega .Comunque a scuola ci fecero tudiare parzialmente l’opera .
Ciao

[justify]Gallia divisa est in partes tres......FRANCESCO, non è la prima volta che rammenti il De bello Gallico, ti piaceva?[/justify]

Wania e Silvano ,
ho fatto le medie inferiori ad Agrigento.Materie del primo anno : Italiano ,Storia ,Geografia ,Latino ,Matematica( con geometria) ,Disegno,Lavoro ed Educazione fisica .L'antologia era un librone che conteneva racconti e poesie ( non ricordo come si chiamasse ); secondo e terzo anno un'altra materia :il Francese .
Ricordo che per accedere alla scuola media era nessario un esame di ammissione con le seguenti prove :un tema d'italiano ed un problema di aritmetica .
La scuola era seria ed anche formativa .Per il Latino ( e si poveva essere rimandati o respinti perchè fondamentale )si arrivava ( terzo anno) alla sintassi ed a un classico che era il "De bello gallico"di G.Cesare .Nell'italiano ; al secondo e terzo anno ,c'era l'Iliade e l'Odissea ed era obbligatorio mandare a memoria alcuni brani dei canti scelti dalla prof.I professori erano docili ( tranne quella racchia di matematica e quella st****a di francese alla quale le affibiai un soprannome .....non ripetibile ).Poi seppi il motivo della sua acredine nei confronti di alcuni di noi .Si sposò nel '39 ebbe un figlio ed era ancora all'università .Il marito fu richiamato per il fronte russo e non torno' piu' .Rimase ,all'eta' di 23 anni ,sola e con un figlio lattante a carico .Si laureo' ,dopo qualche anno , e non le fu difficile essere assunta in una scuola .Era una bella signora sempre vestita di nero ed un cappellino con la veletta .Quando seppi tutto questo chiamai i miei "complici"e decidemmo di cambiare .Ricordo che fino a qualche anno fà , prima di morire ,la incontravo ( sempre vestita di nero )e mi diceva scherzosamente : "capo banda ( così mi chiamava ), hai messo giudizio ?"

[justify]Un tempo eravamo ragazzi anche noi, dice SILVANO, ehhhh lo so, eravamo ragazzi, eravamo all'Asmara, eravamo felici e spensierati, si giocava a figurine, si studiava come matti, facevamo le gare di bravura fra maschi e femmine, non si pensava al dopo...e quando il dopo venne e tornammo alle nostre case italiane, dai nonni che non avevamo mai conosciuto, daggli zii e zie ai quali davamo del Lei perché...chi erano costoro qui in Italia che ti chiamavano Cocchina, Tesoro, fatti vedere, come assomigli a nonno Pinco e negli occhi ricordi zia Sempronia...noi ragazzi di laggiù ci perdemmo di vista, sparpagliati per le varie città dello Stivale, portando nel cuore il volto della più cara amica, lo sguardo dell'innamorato, lo struggimento degli anni trascorsi sui banchi di scuola....eravamo tristi e sconsolati....ma fra questi uno di noi....triste e sconsolato lui pure, ma fervida la mente, silenzioso, tranquillo e schivo....pensò di fondare un giornale......un giornale che ci facesse ritrovare tutti, che ci facesse incontrare, che ci facesse rivivere quel mondo e nacque il MAI TACLI' poi i RADUNI...ve li ricordate i RADUNI dei tardi anni 70, con i Professori, i Presidi....l'Anna Miserocchi.......Il fondatore del nostro amato giornale ci lascerà, cari amici......Non ci resta che una preghiera comunitaria che lo conforti con la nostra amicizia, con la nostra stima, col nostro affetto e con la nostra riconoscenza..... [/justify]