C O R R I S P O N D E N Z A 3

sto con il cellulare e non posso scrivere troppo altrimenti fa brutti scherzi, oggio saro' a casa presto perche andiamo a vedere uno spettacolo con cena, e ci vengono a prendere un po prestino pio vi fo sapere ciao ciao a tutti, ora ho un messaggio per vicky ''vittoria reggiani'' sono andata in fb mer chiederti amicizia solo che ci sono diversi con lo stesso nome quindi cara vicky ti consiglio che tu inviti noi, vai dove ce' scritto trova amici e per quanto riguarda me scrivi elvira nocerino, non ti puoi sbagliare perche vedrai la mia foto con il mio cane leo un barboncino e troverai anche annamaria, francesco, silano, antonio, ora devo inviare questa xche non vedo piu la scritta ciao un carissimo abbraccio la cangura

buon giorno/sera a voi splendidi amici, che bei ricordi ringrazio voi per averli condiviso con noi, che meravigliosi ricordi, anche mio fratello giuseppe chiamato peppe o pino anche lui faceva queste feste/balli in casa poi a una cert'ora tutti a casa, mi ricordo di piu quando siamo tornati a genova e li mi sono imparata la canzone volare o oo. vi saluto caramente e auguro a tutti voi un meraviglioso weekend un caro abbraccio affettuoso insieme ai vostri cari la cangura e buon divertimento

Giacinto la tua ricostruzione è esatta, ma io al Cabaret Torino non ci sono mai stato checché ne pensi il "Grande Abissino". Si sapeva che esisteva quel locale e si sentivano le varie canzoni che si spandevano nelle varie direzioni a seconda del vento.
" Verde Luna " e " Blue moon " erano di di gran voga e tante altre che venivano suonate e cantate particolarmente in inglese in quanto i frequentatori in quel periodo, 1948-1952, erano prevalentemente o inglesi o americani.
E' anche vero che ogni...spesso da quella terrazza volava giù di tutto, correva voce che qualche tipo ben ubriaco, buttato giù, si fosse rialzato e fosse risalito per riprendere il litigio come se nulla fosse.
Agau, pensa si chiamasse "Trocadero" e potrebbe essere così, ma noi ragazzi lo si chiamava "Torino" per il bar sottostante.
Saluti massauini a tutti,
Silvano

P.S. Giacinto non mi hai detto se hai ascoltato le canzoni relative ai link che ho suggerito (materiale trovato facilmente su YouTube.

MIO BUON SILVANO, no, io al cabaret Torino di Massaua non ci misi mai piede. Ero ancora troppo "piccirillo". Del resto nemmeno da più "guaglioncello", perchè ero in quel dell'Asmara in quella scuola in baracche e a Massaua scendevo di rado causa "scifta". Perciò i miei ricordi di quel periodo del "my foolish heart", 18/19 anni sono i domenicali pomeridiani tè danzanti al Savoia, i sabato sera al Mocambo o al CUA o al Circolo Italiano o Ellenico o Croce del Sud e quando venivano organizzati i pomeriggi domenicali in casa di qualche amico o amica i cui genitori si assentavano per darci spazio. MA NON OLTRE LE 19/19,30 poi da bravi bimbi tutti a casa propria.E da quel "my foolish heart" poi nascevano.......ma si, lasciamo perdere.In merito al TORINO:
il palazzo nasce a Massaua prima della guerra. E' un fabbricato moderno per l'epoca, non ricordo la ditta costruttrice, di un piano terra, tre piani superiori e un grande terrazzo.Il palazzo biforca due strade. Una a dx porta al suk arabo e oltre, l'altra a sx va verso il porto ma dal lato interno.Al piano strada,il Bar Torino al centro, sui due lati grandi locali adibiti a negozi.Non ricordo i tre piani se fossero abitazioni o uffici. Il gran terrazzo un
grande spazio adibito a cabaret. Ovviamente sin dai tempi italiani ai frequentatori si accompagnavano donzelle allegre, con l'occupazione divenne ritrovo degli occupanti e quando nel 1942 arrivarono gli americani si andava a goderci lo spettacolo delle botte che si davano inglesi e americani ubriachi e non immaginate quel che veniva giù dal terrazzo. Una sera persino un piano a coda. Purtroppo non si può scordare che in quel periodo fra le donnine allegre si accompagnarono,purtroppo per necessità,anche signore, i cui mariti, militari di ogni ordine e grado erano o morti nei vari combattimenti o prigionieri inviati nei vari campi di concentramento.Non dimentichiamo che all'aerporto di Otumlo, furono concentrati tutti i militari sopravvissuti di tutte le armi e rastrellati, per più di 11000 uomini.Il cabaret ha sempre funzionato e poi come dice Francesco, le donnine hanno cambiato colore.Sulla diga che univa Massaua a Taulud esisteva lo YACHT CLUB, locale d'elite e riservato a soci e da dove venivano organizzate tutte le reegate veliche.Ciò fino al 1952, poi andai ad Assab dove con il solito "my foolish heart" m'incatenai piecevolmente. Ma ora vi lascio perchè mia figlia Paola ha fatto gli gnocchi e ci sta aspettando.
Un salutone e tutti.

E così, quasi per caso, si scopre che il NARRATOR CORTESE era un frequentatore, dice lui, del Torino, a Massaua. Ma credo, io giovanissimo, posso anche sbagliare, il "torino" di cui parla il Narrator Cortese, si chiamasse Trocadero.
Posto all'ultimo piano del palazzo, anzi sulla terrazza, dove giovani e belle signorine ti insegnavano a...ballare!
Saluti Abissini a tutti
Agau

Giacinto eccoti accontentato: al seguente link potrai ascoltare Bill Evans al pianoforte che suona "My foolish heart": basta un click e ti ritrovi a Massaua sulla terrazza del cabaret Torino...