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corrispondenza

  • Agau del Semien
  • Autore della discussione
06/02/2010 15:39 #2882 da Agau del Semien
Il Giorno del Ricordo 10 Febbraio 2010.

Lager gulag e foibe dovrebbero essere sinonimi, invece non lo sono. Perchè?

Ma soprattutto ci si chiede perchè mai noi italiani siamo disposti a piangere sempre per gli altri e non ricordiamo, almeno qualche volta, ciò che è accaduto dal 1943 al 1947 a nostri connazionali dell’Istria e della Dalmazia trucidati dai comunisti slavi del IX Corpus di Tito e da partigiani comunisti italiani.

Parliamo qualche volta anche delle FOIBE, non come depressioni carsiche o meri fenomeni geologici, ma come strumenti di terrore e morte usati dai criminali comunisti come fossero state delle camere a gas o dei forni crematori e dove avvenne l’olocausto antitaliano.

Nelle foibe e con le foibe e’ stata perpetrata una vera pulizia etnica ai danni di cittadini italiani .

Chi va in Belgio in visita al campo nazista di Fort van Breendonk, pensi poi anche agli occhi pieni di lacrime delle persone che hanno perso i loro cari a Basovizza piuttosto che a Opicina o invece che a Casserova.

“ Le terre dell’Istria, del Quarnaro e della Dalmazia rimangono nel cuore degli Italiani”

Quando si discuterà l’ingresso in Europa dei nostri vicini croati e slavi, ci sarà qualche politico italiano che si ricorderà di far rispettare regole fondamentali di democrazia quali, la tutela delle minoranze, il rispetto delle etnie, qualunque sia il gruppo linguistico di appartenenza?
Sara’ possibile vedere applicato a Fiume, a Pola, a Zara quanto fatto in Alto Adige per gli austriaci o a Gorizia per gli sloveni?

Esistono forti dubbi che gli esponenti politici italiani dei vari orti botanici si sentano chiamati a difendere i diritti di loro connazionali. Vero, sarà forse il contrario, come già accaduto in passato con il trattato di Osimo.

Nel cuore, sempre la Patria e il tricolore ma, quanta tristezza. Il giorno 10 Febbraio fermiamoci un minuto e rivolgiamo una preghiera per i nostri martiri della sponda orientale dell’Adratico,

“Dopo tutto el nostro pianto, ne resta solo do’ lagrime, una par ocio”.

Agau del Semien

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Di più
06/02/2010 15:19 - 06/02/2010 17:51 #2881 da Narrante
Agau sul martirio dimenticato delle Foibe.
10 Febbraio 2010: giornata del Ricordo



Segue l'esauriente articolo, a viso aperto, di Agau
Ultima Modifica: 06/02/2010 17:51 da Narrante.

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  • Anonimi
  • Autore della discussione
06/02/2010 12:45 #2880 da Anonimi
SILVANO ERRABONDO TRA LO STATO PONTIFICIO E IL GRANDUCATO DI TOSCANA.( Prima metà del secolo XIX ). :P

Terza ed ultima puntata

Ripresosi dallo spavento senti' la necessità di cercare un'osteria ed un posto ove dormire .Trovò una locanda nei pressi di S.Maria Novella a buon prezzo , ove mangiò una minestra ed una robusta bistecca , innaffiata con un buon vinello novello .Ne aveva bisogno "puareto" , dopo il lungo viaggio e la disavventura capitategli in piazza della Signoria.E sopratutto aveva bisogno di un buon letto e di una tinozza per farsi un bagno ristoratore .Si addormento' per risvegliarsi di buon'ora al canto del gallo .Si alzà e , prima di lavarsi , rilesse alcune pagine di un piccolo libro antico del
sec. XV scritto da un autore minore toscano ( tanto minore e praticamente sconosciuto ) sugli usi e costumi fiorentini . Il nostro “eroe” , dalla lettura di quel volumetto , credeva , anzi era convinto , che a Firenze le usanze erano ferme al ‘400 , come se il tempo non fosse passato e tutto era rimasto immutato . Un esempio : il termine “madonna “, anticamente ( medioevo e rinascimento ) era un titolo di cortesia dato alle donne , in particolare a quelle sposate di medio ed alto rango .In pratica era convinto di rivolgersi al gentil sesso con questo termine .Quindi , uscendo dalla locanda , chiese ove si trovasse la via del Merlaccio , prossima secondo le informazioni datogli dal suo amico spretato di Bologna ( detta la “grassa” , che poi tanto non era vista la fame di quei tempi ) .La via del Merlaccio ( oggi tale strada ha mutato il suo toponimo in Cairoli ) era nella periferia orientale della città , prossima ad un campetto , ove i ragazzi fiorentini giocavano ad uno strano gioco , passandosi con i piedi una sfera detta “ palla “ imbottita di cenci . Oggidì tale gioco viene chiamato volgarmente “ football “( la solita esterofilia degli italiani ) o “ gioco del calcio “.Pare che il gioco nacque in Firenze , mentre i perfidi figli di Albione si appropriarono della paternita’ ( come sempre hanno fatto su tutto e con arroganza ) .
Silvano detto il Narrante , appunto , chiese ai passanti l’indicazione della strada della casa ove abitavano “ Madonna Annamaria “ e “ Madonna Wania “ . Alcuni si sbellicarono dal ridere , mentre altri ,piu’ bigotti , si sdegnarono dicendo che di Madonna ne esisteva solo una . Qualcuno ,
ancor piu’ bigotto e maligno , capì che quello strano straniero cercasse le famose streghe cugine e che queste sacrileghe si facessero chiamare con il titolo di “Madonna“. Apriti cielo ! Si gridò allo scandalo e qualcuno invocava per le medesime l’anatema della scomunica e l’intervento della santa inquisizione . Altri corsero a chiamare le guardie ducali ed i domenicani .Qualcuno si recò a chiamare il padre Agau ( che strano nome ) addetto al tribunale dell’inquisizione .
Il Silvano , viste che le cose stavano per prendere una brutta piega e sentendo l’odore delle fascine del rogo , spiccò il volo , da quella calca di gente , come un airone .Stavolta , nei suoi confronti , la caccia era più serrata : guardie , domenicani con alla testa il “ Torquemada fiorentino “ Agau , popolo furente e molti monelli .
Il puareto Silvano , pedalando sulle sue gambe , attraversò tutta Firenze ,con l’obiettivo di raggiungere l’Arno .Ormai tutta la città era in subuglio per la caccia all’eretico blasfemo .
Ad un tratto venne fermato da un omone tutto nero , il quale lo spinse dentro una bottega , adattata a rivendita di carbone . Dentro venne gettato su una catasta di carbone ,assumendo le sembianze di un negro .Il carbonaio salvo’ Silvano .In effetti quel carbonaio faceva quel lavoro per avere una copertura essendo un carbonaro mazziniano .In quella “vendita” ( così si chiamavano i luoghi di riunione di quella società segreta ) , nei giorni in cui venne ospitato Silvano , il suo salvatore tentò ,in mille modi , di iniziare il transfuga agli ideali della carboneria.Ma il fuggitivo non ne volle sapere , in quanto per quello che aveva visto in quella citta’ ( peggio della Bologna papalina ) ne aveva piu’ che abbastanza .Figurarsi se si fosse messo contro il papa-re ,importando la carboneria all ‘ombra delle torri felsinee. Aveva solo premura di ripartire , anche perche’ era desideroso di mangiare i tortellini che gli preparava la buona zia Eulalia da Forlì , la quale da decenni era emigrata a Bologna .
Finalmente la partenza .Venne caricato su un capace carro pieno di carbone diretto a Bologna .
Superata la frontiera del Granducato Toscano , approfittando di una sosta del carro nei pressi di un torrentello ,volle darsi una bella ripulita del corpo e dei panni .Ormai era salvo e non gli interessava piu’ l’astrologia , le streghe e Gerolamo Savanarola , cause dei suoi mali .

:S Ma che fine fecero le streghe ? Vennerero catturate nella loro casa piena di padelle di tutte le misure ,di sfere di cristallo e di tante misture contenute in speciali alambicchi fumanti . Interrogate in una fortezza medicea ,adattata a carcere risposero che le padelle , vivendo da sole , servivano come arma di difesa contro eventuali malaintenzionati .Mentre , per quanto riguarda gli alambicchi , servivano per un elisir di giovinezza e di lunga vita .Inoltre , dimostrarono che l’elisir era solo per consumo proprio e non destinato al commercio .Infine dimostrarono ( ed era la verita’) che mai e poi mai si erano fregiate del titolo di “Madonna “. Una blasfemia che , se dimostrata , sarebbero state condannate , con grande gioia di Agau , al rogo in piazza della Signoria .
Comunque il granduca , dubbioso com’era , le condannò all’esilio perpetuo dalla Toscana .
Le streghe o presunte tali caricaro su di carro le numerose padelle , suppellettili , qualche libro di astrologia e di alchimia e cio’ che restava degli alambicchi , distrutti da padre Agau .
Le due donne vennero scortate dalle guardie oltre le mura della città .Esse decisero di emigrare a Torino , ove al giovane re Carlo Alberto , non interessavano le pratiche di stregoneria ,essendo interessato a ben altro politicamente .
Diversa fu la sorte di padre Agau ,che venne accusato , causa la mancata cattura di Silvano , di essere un inquisitore incapace .L’ordine domenicano decise di inviarlo nella misteriosa Abissinia , nel Semien per evangelizzare ( e non per inquisire , tant’è che gli venne revocata la patente di inquisitore ) alcune tribù dedite all’animismo .

Conclusione

Se il buon Silvano non avesse avuto la mania dell’astrologia le streghe ed Agau non avrebbro passati tanti guai e l’ignominia dell’esilio .
Il Narrante , come era soprannominato , comprese ,a proprie spese , che il suo destino era la zappa e l’orticello ,confortato dai tortellini della zia Eulalia da Forlì . :woohoo:

Fine

p.s. L’articolo è stato tratto dalle cronache del tempo .

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  • Anonimi
  • Autore della discussione
06/02/2010 08:46 #2879 da Anonimi
[justify]O ANNAMARIA, non ho mai detto che POCHETTO sia sbagliato! Non mettetemi in bocca parole e frasi che non ho pronunciato perché le padelle sono qui a portata di mano e....si, sono fiacca ma....forse domani lo sarò un pochetto meno! ! Ovvia! Pochetto non è "sbagliato" ma mi suona male! AGAU, AGAU.......
Avevo promesso di scrivere a tutti ma stamattina, francamente, non sono in vena...Gli strascichi di tutti i malanni di queste ultime settimane? Può darsi, fatto sta che sono un po' girata. Per l'appunto a Firenze non c'è nemmeno il sole oggi e il cielo è bianco come quello di Milano. Chissà come sarà il cielo di Asmara in questo momento! Come sarà? Invio a TUTTISSIMI un saluto affettuoso e a te SILVANO intanto comunico che domenica 21 all'Artemio Franchi di Firenze: FIORENTINA LIVORNO!....Sto pensando a come potresti fare e te lo cominicherò quanto prima.Però non farne una scusa per non venire eh?[/justify]

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  • Anonimi
  • Autore della discussione
06/02/2010 07:44 #2878 da Anonimi
volevo ancora dire una cosa: o Wania,bada che anche da noi in Piemonte si dice pochetto e pochettino,per cui..mi vuoi dire perchè,secondo te è sbagliato?Tu toscaneggi!Ciao,cisi

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  • Anonimi
  • Autore della discussione
06/02/2010 07:39 #2877 da Anonimi
O UOMINI DI FORUM
meno male che ci siete e che mantenete vivo l'ambiente!!!!!!!e meno male che c'è Sonia ,poichè le <<streghe>> in questo periodo sono scese dalle loro scope e sono....terra terra!!!
Wania,fra orecchini e virus è superimpegnata ed io invece pure!! se poi ci mettiamo anche un senso di angoscia che ogni tanto mi prende poichè sono....meteopatica(sero di aver detto giusto)...allora il quadro è completo!
Silvano,o uom dal multiforme ingegno,non vederti come un pollo ...alla cacciatora (per di più)..io non ti vedo così!
A parte i fatto che il pollo alla cacciatora con tutta quella<<puccia>> non mi piace punto,io ti ho immaginato come un bellisimo gallo dalle piume iridescenti ed una cresta più
maestosa di una corona!!!!Re di un pollaio dove,ahimè ci sono solo due galline.....che però possono ancor fare(con le loro ciacolate) un ottimo brodo...ovvìa!!!Evviva,pare che scrivendo su forum la scopa di questa strega si stia riprendendo un<<pochettino>>.

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