GLI EUCALIPTUS 2

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Saluti, Silvano

[justify] FRANCESCO, alla Principe di Piemonte io ho fatto solo la prima e la seconda elementare, prima della guerra, anni 1938/39 e 1939/40, le maestre erano le Suore di Sant'Anna e la direttrice si chiamava Suor Anna Dorina. Durante l'amministrazione britannica le Suore furono sostituite da maestre laiche e mandate a casa dove aprirono una scuola, lì sai, dietro alla Cattedrale. IO finii le elementari dalle Suore (c'era in classe con me, ricordo una delle figlie del Generale Lorenzini, Maria) Le tre medie, la quarta e la quinta ginnasio 1944 - 1948 (anno in cui rimpatriai) le feci al Ferinando Martini e al Ferdinando Martini il prof Sergio Ponzanelli era il bravo, simpatico e rispettato nostro signor Preside. La direttrice della Principe di Piemonte era sua moglie. [/justify]

WANIA,sempre riferendomi all'Armida. Se non altro perche' questa si onorava di essere la direttora del piu' noto capo banda
( lo Sceithan veniva dopo di mè)di Ghezzabanda, del rompiballe della scuola, su cui gli inglesi avevano pubblicato un wanted e gli arabi lanciato una fatwā....
EEA

Si, cara WANIA, rammento,ma mia mamma non era in carrozzina.Dopo una decina di giorni da quell'incontro, mia madre , per una caduta banale,si lesionò il bacino, ma dopo tre mesi si era ripresa.Forse, avendotene parlato, avrai fatto n poco di confusione.
Ieri, con GIACINTO, stavamo trattando su alcuni argomenti ed è saltato fuori la pubblicazione famosa del “Chi è dell’Eritrea” ( edizione 1952) di Giuseppe Puglisi. Pubblicazione, in fotocopia, regalatomi forse da NADIA . L’ho cercata, ma era fuori posto, atteso che i miei libri li ho catalogati per argomenti. Stamani, dopo estenuanti ricerche ( divento nervoso se non trovo un oggetto), ho trovato finalmente il volume sotto una pila di quotidiani vecchi e scartoffie varie. Ovviamente, dopo avere tolto la polvere ho sistemato tutto.
Sfogliando il lavoro di Puglisi mi sono soffermato su alcuni nomi , dai quali è emerso il prof. Sergio Ponzanelli, tuo insegnante al Liceo F.Martini ( non quello del liquore e del famoso professoro De Pampuriis … di tua conoscenza ).
La Scuola Elementare P.pe di Piemonte era diretta dalla prof. Armida Ponzanelli ( tua conterranea), già citata nell’elenco “SIAMO TUTTI ASMARINI ediz. 2000”, della quale possiedo una foto, le solite foto scolastiche di gruppo, che dovrebbe essere in una di queste stanze.
Domanda: Sergio ed Armida erano parenti?
Perché l’Armida ( non quella della Gerusalemme… e nemmeno quelle delle opere dal Monteverdi , passando per Rossini fino a Dvorak, ma l’Armida mia direttora ) non è citata dal Puglisi?Se non altro, per essere stata la direttrice della piu’ nota scuola elementare di Asmara!
Quello è stato l’ultimo raduno a cui ho partecipato ed è stata l’ultima volta che ho salutato Marcello.

EEA

[justify]Infatti FRANCESCO fu proprio durante il Raduno di Perugia del 2008 che Macsellari presentò il suo libro; e fu quella l'occasione del nostro primo incontro dopo qualche settimana di soli post e conoscenza virtuale. Rammento che te a quel raduno venisti con tua Madre, in carrozzina, e che c'era con voi la tua sorella asmarina Nadia Cucchi..... mi presentasti la Mamma e Nadia...poi noi due ci facemmo una fotografia insieme... Vorrei ora dire qui che anche mio padre era stato fatto prigioniero dagli inglesi e che sarebbe stato imbarcato il quella nave ma...scappò.....e questo potrei raccontarlo se riuscissi a raccogliere le idee, lontane,...vedremo..... magari con l'aiuto della SIROCCHIA. Ora mi cala davvero la palpebra....arrivedOrci, cisi [/justify]

Nel libro che posseggo, ho pure la firma dell'autore, in quanto acquistato dallo stesso, in occasione del raduno di Perugia del 7 giugno 2008.
Inoltre, per il medesimo argomento, ho pure il lavoro di Valeria Isacchini ( collaboratrice del Corno d'Africa) "L'onda gridava forte".
Il libro di quest'ultima, senza nulla togliere al lavoro di Mascellari, tratta anche un altro caso analogo.
Avete messo il dito nella piaga perchè anche mio padre era in quella maledetta lista dei deportati, essendo prigioniero degli inglesi. Scampò a morte certa, grazie all'interessamento di un capitano siculo-americano, in occasione della nascita di mio fratello il 2 novembre 1942. Argomento che ho raccontato negli anni scorsi in queste stanze. All’uopo, mi riservo di rintracciare la stanza, il periodo ed il testo per riproporlo.
Robert Gysae, comandante dell'U-Boote 177, in un intervista nel dopoguerra, disse che mai avrebbe silurato il N.Scotia se avesse saputo della presenza degli alleati italiani.
Comunque, si adoperò molto per i primi soccorsi, avendo subito dato l'allarme a scapito della sicurezza dell'U-Boote stesso.
Questo militare, che nel dopoguerra divenne ammiraglio, strinse una ferrea amicizia con uno degli scampati italiani che raccolse, tanto da rivedersi ogni estate a Rimini.

EEA