GLI EUCALIPTUS 2

WANIA, no scunsigli, ma SCUNGIGLI. Nel mio post avevo chiesto a Francesco di spiegare cosa fossero. E' il termine partenopeo che si da a un crostaceo - specie di conchiglia simile al paguro - dove dentro c'è un frutto simile alla lumaca. Si pescano in bassi fondali, si fanno spurgare come per le lumache, si lessano, anche per far uscire dalla conchiglia il frutto che si condisce con olio e limone e si serve come antipasto. Una squisitezza.
Capisco, ma non sono argomenti di cui sappiamo. Giusto ?
Cisi

Certamente, io ho quel libro che ho letto e riletto. Sebbene allora fossi un ragazzino di circa di 10 anni, non potrò mai dimenticare il risentimento dei tanti italiani, quelli veri, a prescindere dai loro ideali politici o colori, gli adulti ovviamente, verso un popolo che si proclamava "liberatori" e predicava la "democrazia". Certo quella poteva considerarsi la loro politica, "smembrarci", farci andar via dall'Eritrea. Sebbene da subito gli italiani in Eritrea dopo l'occupazione si rimboccarono le maniche e si diedero daffare
per sopravvivere, non solo per se stessi ma anche per la popolazione locale approfittando delle risorse locali e in special modo di quel terreno fertile e di quel grosso patrimonio zootecnico (bovini, caprini, ovini, suini e pollame) che i nostri veterinari erano riusciti a curare e mantenere integro. E chi si inventò di estrarre l'alcool dal ficodindia ? Un tale ingegnere dal nome Luigi Melotti.
Ma poi chi erano quei 1600 e più uomini da imbarcare su quel mercantile e da internare in un campo in Sud Africa ? In parte alcuni militari evasi e ripresi, alcuni lestofanti e imbroglioni, ve ne erano anche allora in Eritrea, ma vi erano anche molti marittimi italiani che dopo l'affondamento delle loro navi erano rimasti allo sbando e senza lavoro.
Ma vi erano anche tanti italiani ex funzionari governativi e anche di attività civili, esempio CITAO (Compagnia Italiana Trasporti Africa Orientale), che si erano rifiutati di continuare nelle loro funzioni per non "COLLABORARE" (si, questo è il termine esatto) con il nemico. E fra questi il Dottor CALDIRON, oltretutto non molto giovane. E tanto per ricordalo, si perché allora gli "INGLESI ERANO ANCORA I NOSTRI NEMICI". Lo schifo dell'8 SETTEMBRE 1943 avvenne dopo. Gli Inglesi che allora invece trovarono fra i tanti italiani, moltissimi, "aficionados" e soprattutto molti "delatori". E fra quelle persone c'erano anche molti che erano stati "segnalati pericolosi", non avevano mai fatto male ad alcuno, ma a qualcuno venne lo sfizio di togliersi qualche pietra dalle proprie scarpe. Insomma erano tutti civili, i militari, quelli che avevano combattuto, e in oltre 11000, di tutte le armi, erano stati concentrati subito dopo l'occupazione nell'aereporto di Otumlo a Massaua, fra i quali mio padre, erano stati già tutti deportati nei vari campi in India e altrove e imbarcati su mercantili adeguatamente allestiti e con i contrassegni prescritti dalla Convenzione di Ginevra. Cioè : scafo e strutture bianche, contrassegno della Croce Rossa ben visibili su ambedue le fiancate e sui fumaioli e dall'alto e durante la navigazione notturna con luci di posizione e illuminazione di bordo al completo, in convoglio e sotto scorta. Cosi partivano da Massaua quelle navi con i nostri militari prigionieri. C'ero anche io lì, ricordo, le vedevamo, le vidi.
Perché invece il NOVA SCOTIA, mercantile adibito a trasporto militare, armato, oltretutto con scafo pitturato nero, senza i contrassegni prescritti, a luci spente, senza scorta, isolato, navigava con quel carico umano ignaro della sorte che lo aspettava nel Canale del Monzambico ad alcune miglia da Durban dove doveva scaricarlo ? Mai nessuno ci ha dato una vera risposta. E il nostro Governo ? Il solito schifo ! Ma da molti ritenuto uno sfregio da parte degli occupanti.
E con molta angoscia, se scrivo quanto detto, l'ho udito dai racconti dei due fratelli Caldiron, Oreste e Mario, di maggiore età rispetto a me, che ho conosciuto e avuto l'onore di essere stato loro amico oltre che delle proprie famiglie. E poi non dimentichiamo quanto scritto dettagliatamente dalla loro sorella dal loro arrivo in Eritrea e poi proprio sulla fine del loro padre e pubblicato a puntate sul MAI TACLI'. Forse può esserci qualcuno scettico, ma questa è vita vissuta.

BUONGIORNO A TUTTI, ASMARINI, ABISSINI.
agau

[justify]GIACINTO buongiorno, salsiccia e broccoletti boooni. Io di solito la salsiccia la fo con i fagioli (all'uccelletto).Gli scunsigli sono i non consigli?.......spirito di patata eh? Lasciamo perdere il polipo, povera tiella..... Buon fine settimana a tutti.




P.S. Questa è la mia risposta al post che GIACINTO ha scritto poco fa nella stanza dei calipti. Salamelecchi e arrivedOrci a tutti.[/justify]

[justify]Un saluto a TUTTI, a TUTTI buona giornata.....per quanto corta sia..... ormai fa buio presto il pomeriggio, bisogna contentarsi.....tornerà la primavera! Qui oggi promette bene, il cielo si sta tingendo di rosa. Cisi

BUDDHA: Lo sciocco che non sa quando commette una cattiva azione, ne rimarrà bruciato come dal fuoco[/justify]

x WANIA
Si, ricordo le scuole dietro la cattedrale e , se non erro, l'ingresso era su corso del Re. Da quell'ingresso si accedeva anche alla biblioteca diocesana o della cattedrale.
Come mai che i Ponzanelli avevano lo stesso cognome? Erano già parenti od una semplice omonimia?
La direttrice è ancora in vita?
EEA