GL I EUCALIPTUS

[justify]Buongiorno a tutti tutti ma più che a tutti tutti a voi due che siete in linea, Annamary e SIROCCHIA. Ieri non sono cascata né da in piedi né da seduta ma...forse sono cominciate le conseguenze della "caduta con poltroncina"....ho avuto un male all'anca terribile che ancora oggi persiste, che m'impediva di muovermi; infatti avevo l'appuntamento col dentista ma ho dovuto disdire....Che mi sia rotta un ossicino?Stiamo a vedere!


Si, SILVANO sempre pronto a commentare le situazioni simpaticamente e con grande umorismo; guai se mancasse Silvano qui fra noi. Ciao Silvano, anche il merlo ti saluta. Stamattina s' è fatto sentire anche il patriottico AGAU con un bel messaggio. Ciao anche a te Agau, buona giornata.[/justify]

Buon giorno a tutti,Wania ti sei sentita in dovere di essere solidale con tutti quelli che erano caduti e meglio che che faccio silenzio.....

Silvano sempre grande come al solito, con le sue originali e divertenti trovate ci invita alla completa confessione dei nostri ruzzoloni, allora sincerità per sincerità confesso che anch'io detengo un primato favoloso: né sciando né pattinando, ma camminando normalmente sulle strade ghiacciate di Cortina (allora lì abitavo) ho fatto un volo da primati dei record, andando ad approdare col braccio destro (sempre destro Francé, sia chiaro) di gomito sul bordo tagliente del marciapiede.....il resto alla immaginazione di chi legge. Un assaggino? Quattro ore di operazione per sistemare i TRUCIOLI e dopo alcuni mesi altre quattro per rimuovere l'impalcatura! Ma sempre è bene quel che finisce bene.

PAR LE NOSTRE MULE E I NOSTRI MULETI DELA SPONDA ORIENTAL DEL ADRIATICO E DE BRIONI LE MULE POLESANE (Pola) ‘Sta mia cara e vecia Pola, la se fa sempre più bela la me par proprio una stela, piena de italianità… un soffion de vita nuova, se ghe senti per le strade per le rive tue bagnade da ‘sto vecio nostro mar! Le mule polesane, xe tanti botonzini, de rose senza spini, fatte per far l’amor se in questo mondo mato, zità trové più bela de Pola la mia stela, vorìo morir d’amor.

ADDIO A POLA
I disi che bisogna far valise, che in primavera dovrò pompar, con quatro fazzoletti e do’ camise, e con do’ brazzi che sa lavorar, se devo andar te vojo dir addio, come sa dir addio un Polesan, per saludarte come un vero fio, che el parti per andar assai lontan…
Solo do’ lagrime, una per ocio, e po’ in zenocio questa terra baserò, solo do’ lagrime, el cor in gola, mia cara Pola, mi te saluderò!
Addio vojo dighe a ‘sta caseta, dove che go passà la gioventù, addio a questa terra benedetta, perché se vado, no te vedo più! Con la coscienza più che mai serena, do’ robe vojo cior per ricordar In t’un scartosso un tochetin de rena, in ‘na fiaschetta un fià del tuo bel mar!
Solo do’ lagrime, una per ocio, e po’ in zenocio questa terra baserò, solo do’ lagrime, el cor in gola, mia cara Pola, mi te saluderò!

NINNA NANNA NOSTALGICA (Fiume)

Là nell’Australia mentre tutto tace, una mammina veglia il suo piccino, egli non dorme ancora e in quella pace, la ninna nanna canta a lui così… Se ti farà la nanna, e ti me dà la man, te porterà la mamma, lontan lontan lontan! Xe la zità più bela, col suo celeste mar, xe Fiume tanto cara, d’improvviso la te appar… Bianco un vol va dal Porto al sol, e la cripta de Cosala, se ghe unissi quasi al ciel… Bambin, xe Fiume nostra, sta splendida zità, xe Fiume tanto bela che devi sempre amar!


I CORI BATE SEMPRE FORTE PAR LE NOSTRE MULETE!

agau

Tratto dalla :” Voce Irredentista”

LE RESPONSABILITÀ DI FRONTE ALLA STORIA.

Pubblichiamo un interessante documento risalente all’ottobre del 1945, affinché lo scorrere inesorabile del tempo e le menzogne storiche non coprano le gesta, le parole e le intenzioni di chi si rese responsabile, tra il 1943 e il 1945, del massacro della popolazione istriana e della perdita della Venezia Giulia.

In poche parole I TRADITORI ITAGLIANI COMUNISTI VENDUTI AL NEMICO!

…..Siano quindi chiare a tutti le responsabilità di coloro che collaborarono attivamente con l’occupatore slavo: dalla compilazione delle liste di proscrizione di persone da infoibare, alla materiale eliminazione dei fantomatici “nemici del popolo”, fino alla partecipazione attiva (o passiva) al progetto di annessione dell’intera Venezia Giulia alla Jugoslavia. Di fronte a questa storia per 60 anni nascosta e negata, noi chiamiamo a rispondere tutti dei propri crimini, affinché la cultura popolare italiana conservi e difenda il ricordo e la verità storica, impedendo che il lento scorrere del tempo cancelli le responsabilità di individui che, ancora oggi, qualcuno ha il coraggio di appellare come “eroi”.

Se pensiamo che i criminali dei suddetti delitti tutt'oggi siedono nel parlamento itagliano e si dicono Onorevoli? Di che cosa? Del tradimento e dell'uccisione di migliaia di ITALIANI della Venezia Giulia!

Bastardi!

Anche per loro, noi tutti speriamo si avverino i versi del Sommo Poeta, la dove scrive:
(inf. Canto IX)
Sì come ad Arli, ove Rodano stagna,
sì com'a Pola, presso del Carnaro
ch'Italia chiude e suoi termini bagna,
fanno i sepulcri tutt'il loco varo,
così facevan quivi d'ogne parte,
salvo che 'l modo v'era più amaro;
che' tra gli avelli fiamme erano sparte,
per le quali eran si del tutto accesi,
che il ferro piu' non chiede verun'arte. 

Caro Amico Italiano ,
hai ragione da vendere quando dici che il paese che ci ospita, la matrigna itaglia , non merita alcun rispetto, cosi come non meritano rispetto i tanti politici che hanno retto le sorti di un paese, che mai fu nazione, cosi come gia' ebbe occasione di scrivere Dante Alighieri nell'invettiva di Sordello:
” Ahi! Serva Italia di dolore ostello,
nave senza nocchiero in gran tempesta,
non donna di provincia, ma bordello!

E mai come oggi viene rispettato il concetto del Bordello. Burocrazia, politica, politici, istituzioni, tutti parte di un prostibŭlum , forse il piu' grande mai esistito su suolo italico. E chi i responsabili? I padri e figli del vergognoso 8 Settembre.

Unisco copia della Gazzetta Ufficiale ove tutti noi nati prima della disfatta, sia, in AOI e sia nella Venezia Giulia (Istria, Dalmazia), abbiamo il diritto di aver scritto sui nostri documenti ( mio caso) : nato a Dessie, Italia! Tu, Pirano, Italia!
Ho dovuto litigare e arrivare sino al questore per vedere rispettati i miei diritti di Italiano nel bordello Itaglia ove i congolesi sono maggiormente tutelati.

Noi profughi, riferendoci agli itagliani, possiamo benisimo dire: Ab uno disce omnes!
Do lagrime par piansar, una par ocio, non ne resta altro!
Viva sempre nei nostri cuori l'Amore per i nostri fratelli della Venezia Giulia, veri Italiani.

Un abbraccio Abissino,
Agau

Niente paura!

1) Silvano 3 anni fa cadde dalla bici: rottura del bacino...
2) Sonia scivolò in doccia...acciacchetti e acciaccotti vari...
3) Annamaria Goffi non fu da meno e si esibì in un gran scivolone in quel di Torino
4) Wania volle a tutti i costi assaggiare i marciapiedi fiorentini...conferma che son fatti a prova di...sederate!
5) Carlo il "Palermitan-Padoan-Asmarino" ha voluto verificare, facendo mosse acrobatiche, se Sant'Antonio da Padova fosse stato lesto ad evitargli scivoloni casalinghi
6) E poi?....
7) La Wania ha voluto sbalordire tutti cadendo dalla beneamata poltroncina a dondolo..(

non ditelo a nessuno si era addormentata di brutto..complice fu il dondolio )

E non è finita! disgrazia chiama disgrazia...il Merlo della Wania, vista l'aria malefica...è volato via ad ali...spiegate...
E pensare che da ragazzo ogni occasione era buona per cadere e...ricadere! Ma il Silvano di quei tempi si alzava e...ripartiva...
Che tempi ragazzi! Che tempi!
ma voi da ragazzi facevate qualche ruzzolone? vi capitava di inciampare malamente in qualche... osso di formica...?

Fatevi sotto e confessatevi senza alcun pudore...tanto siam fra di noi...