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GL I EUCALIPTUS |
14/06/2013 09:00 #18481
da Narrante
Buongiorno a tutti e buon fine settimana!
Francesco mi incarica di segnalarvi che sarà assente dal Forum in quanto il nipotino Marco, come riferito precedentemente, durante la consueta gita nel vicino parco dell'asilo, è stato colpito al perone da un tronchetto di albero rotolato improvvisamente dalla sovrastante collina procurandoli una forte contusione con incrinatura al perone del nipotino Marco.
Fortunatamente è stata scartata l'esigenza di operarlo, ma rimarrà ingessato, per oltre 40gg. s.c.
Al momento nonno Francesco è preso da ben altri problemi.
Saluti, Silvano.
P.S.Francesco porgi al piccolo Marco sinceri auguri di buona guarigione.
Francesco mi incarica di segnalarvi che sarà assente dal Forum in quanto il nipotino Marco, come riferito precedentemente, durante la consueta gita nel vicino parco dell'asilo, è stato colpito al perone da un tronchetto di albero rotolato improvvisamente dalla sovrastante collina procurandoli una forte contusione con incrinatura al perone del nipotino Marco.
Fortunatamente è stata scartata l'esigenza di operarlo, ma rimarrà ingessato, per oltre 40gg. s.c.
Al momento nonno Francesco è preso da ben altri problemi.
Saluti, Silvano.
P.S.Francesco porgi al piccolo Marco sinceri auguri di buona guarigione.
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14/06/2013 08:08 #18480
da Agau-del-Semien
ao è in amarigna, le altre due sono in arabo.
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14/06/2013 07:56 - 14/06/2013 07:59 #18479
da Agau-del-Semien
Ieri per combinazione ho parlato di Bahral Ghazal, durante la notte mi è tornato alla mente un episodio che mi diede e ancora oggi, mi da soddisfazione nel aver dedicato del tempo ad una ricerca.
"...Durante un viaggio in treno da Roma a Milano ebbi l’occasione di ascoltare il modo con il quale veniva descritto, le parole di grande ammirazione utilizzate per delinearne il profilo umano, il sincero affetto dimostrato dalla Signora Laura S., nei confronti di suo zio, Padre Santino Locatelli, Missionario Comboniano. Allora sentii il desiderio, come africano nativo degli altopiani, ad iniziare presso la Casa Madre della Nigrizia di Verona, una accurata ricerca di tutta la documentazione che parlasse e descrivesse la vita africana del Missionario di Sueglio. Trovai molta documentazione e la testimonianza diretta di altri sacerdoti che avevano lavorato con lui in Sudan. Raccolsi il tutto in un piccolo volumetto che successivamente invia alla Signora Laura S.
Un ringraziamento particolare è rivolto ai padri comboniani incontrati in questi giorni per la prima volta e agli Amici missionari lasciti tantissimi anni prima in Sudan, in Etiopia,e in Kenia e rivisti, con rinnovata stima e piacere, oggi, in terra veronese ritirati dalla vita attiva e in pensione nella casa di Verona, in San Giovanni in Valle.
Questi uomini di Dio mi hanno permesso la visione e la lettura dei loro documenti d’archivio e delle lettere inviate dalla varie località africane ove Padre Santino ha prestato la sua opera di apostolato.
La documentazione che segue è certamente “self explanatory” - come direbbe lo stesso Santino se fosse Lui a redigere questo documento - e non abbisogna di ulteriori chiarimenti per quanto riguarda il Missionario.
Tuttavia, desidero dare alcune informazioni aggiuntive sulla zona sudanese - anch'io sono stato in quelle zone per lavoro - ove l’Uomo Locatelli ha svolto la sua missione umanitaria, dove ha aiutato i bisognosi e gli umili figli di quella parte meridionale del Sudan, da sempre provata da carestie, dalla malaria, dalla lebbra, dal colera e dalla cattiveria di altri uomini spinti da un fanatismo irragionevole, dall’integralismo islamico!
Solo la grande Fede in Cristo e nell’umanità può spingere uno uomo come il Superiore dei Comboniani, nativo di Sueglio, a dedicare la sua intera esistenza alla profusione del bene, alla predicazione del Verbo, all’assistenza dei malati, alla misericordia e alla fratellanza.
Per undici lunghi anni lo troviamo nella regione sudanese di Bahr al-Ghazal, che tradotto in italiano, letteralmente significa, “ Fiume delle Gazzelle”.
Quale coincidenza, verrebbe voglia di chiederci se si volesse collegare le vicende odierne….e l’Amore per quelle meravigliose creature che libere spaziano nelle savane africane. Probabilmente, proprio queste deliziose creature della Natura hanno insegnato allo Zio di Laura ad essere spirito libero nelle grandi distese del continente nero".
Un giorno di febbraio del 2009
Agau
"...Durante un viaggio in treno da Roma a Milano ebbi l’occasione di ascoltare il modo con il quale veniva descritto, le parole di grande ammirazione utilizzate per delinearne il profilo umano, il sincero affetto dimostrato dalla Signora Laura S., nei confronti di suo zio, Padre Santino Locatelli, Missionario Comboniano. Allora sentii il desiderio, come africano nativo degli altopiani, ad iniziare presso la Casa Madre della Nigrizia di Verona, una accurata ricerca di tutta la documentazione che parlasse e descrivesse la vita africana del Missionario di Sueglio. Trovai molta documentazione e la testimonianza diretta di altri sacerdoti che avevano lavorato con lui in Sudan. Raccolsi il tutto in un piccolo volumetto che successivamente invia alla Signora Laura S.
Un ringraziamento particolare è rivolto ai padri comboniani incontrati in questi giorni per la prima volta e agli Amici missionari lasciti tantissimi anni prima in Sudan, in Etiopia,e in Kenia e rivisti, con rinnovata stima e piacere, oggi, in terra veronese ritirati dalla vita attiva e in pensione nella casa di Verona, in San Giovanni in Valle.
Questi uomini di Dio mi hanno permesso la visione e la lettura dei loro documenti d’archivio e delle lettere inviate dalla varie località africane ove Padre Santino ha prestato la sua opera di apostolato.
La documentazione che segue è certamente “self explanatory” - come direbbe lo stesso Santino se fosse Lui a redigere questo documento - e non abbisogna di ulteriori chiarimenti per quanto riguarda il Missionario.
Tuttavia, desidero dare alcune informazioni aggiuntive sulla zona sudanese - anch'io sono stato in quelle zone per lavoro - ove l’Uomo Locatelli ha svolto la sua missione umanitaria, dove ha aiutato i bisognosi e gli umili figli di quella parte meridionale del Sudan, da sempre provata da carestie, dalla malaria, dalla lebbra, dal colera e dalla cattiveria di altri uomini spinti da un fanatismo irragionevole, dall’integralismo islamico!
Solo la grande Fede in Cristo e nell’umanità può spingere uno uomo come il Superiore dei Comboniani, nativo di Sueglio, a dedicare la sua intera esistenza alla profusione del bene, alla predicazione del Verbo, all’assistenza dei malati, alla misericordia e alla fratellanza.
Per undici lunghi anni lo troviamo nella regione sudanese di Bahr al-Ghazal, che tradotto in italiano, letteralmente significa, “ Fiume delle Gazzelle”.
Quale coincidenza, verrebbe voglia di chiederci se si volesse collegare le vicende odierne….e l’Amore per quelle meravigliose creature che libere spaziano nelle savane africane. Probabilmente, proprio queste deliziose creature della Natura hanno insegnato allo Zio di Laura ad essere spirito libero nelle grandi distese del continente nero".
Un giorno di febbraio del 2009
Agau
Ultima Modifica: 14/06/2013 07:59 da Agau-del-Semien.
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14/06/2013 07:45 #18478
da wania
[justify]Non è ancora arrivato nessuno? Vi dobbiamo dire una cosa![/justify]
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14/06/2013 06:11 - 14/06/2013 07:59 #18477
da wania
[justify]La prima parola, la seconda e la quarta, le so: la terza,la quinta e la sesta? Comunque va bene, lancerò l'idea oggi stesso. Non ora perché è arrivata la moldavina e dobbiamo sbaraccare il salotto che era diventato la camera della sirocchia e del di lei trentin/veneto consorte. Ti saluto insieme a tutti gli altri che non ci sono ma che forse arriveranno.[/justify]
Ultima Modifica: 14/06/2013 07:59 da wania.
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14/06/2013 05:59 - 14/06/2013 07:27 #18476
da Agau-del-Semien
Da, yes,ao, ue, naham, aiwa, SI!
Ultima Modifica: 14/06/2013 07:27 da Agau-del-Semien.
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