GL I EUCALIPTUS

Cara Sirocchia, io mi sento e sono ITALIANO e Abissino, non sono certo un itagliano. Itagliani sono quelli nati dalla resistenza,lor signori del parlamento e senato, i burocrati, i mascalzoni, i ladri,i traditori,gli opportunisti, e quelli che pongono in primo piano "l'affare del Kazakistan e dimenticano le disastrose condizioni in cui versa il popolo Italiano.
A molti parolai itagliani che si scandalizzano e si strappano i peli dalla cuticagna, per l'espulsione della kazaka, vorrei ricordare loro che mai si scandalizzarono per le condizioni di vita in unione sovietica, la mancanza di diritti umani nel paradiso rosso da loro tanto auspicato per gli italiani.
Agau

[justify]Ma lo sapete che è proprio bella questa stanza? Dianzi me la sono andata a riguardare dall'inizio.....dalla prima pagina fino alla decima circa, bella bella davvero, tutti entusiasti noi, colorati e fronzuti i post, le fronde profumano, davvero, profumano andate a vedere....sono le fronde dei nostri eucaliptus.......profumatissime! Una stanza bella allegra ed elegante, si, una goduria riguardarla dall'inizio. Provate![/justify]

Lulù grazie dell'immediata comunicazione, noto che i partecipandi al convegno sono tutti presi dal percorso che dovrebbero seguire per raggiungere via Cairoli, pensare che basterei io a guidarli. Sto in pensiero anch'io per Noris, fammi sapere appena avrai notizie. Grazie.
In verità è solo Agau che si preoccupa del tragitto da seguire ma lui è considerato uno e multiplo perché è del Semien, è Galla, Eritreo, Abissino, Asmarino e non dimentichiamo che è Itagliano! Ciao a tutti e buon incontro, la pioggia che Wania comunica essere caduta, è un segno del Cielo che vi protegge dall'afa estiva della mia bella Firenze.

[justify]Buonasera SIROCCHIA che si fa in quel di Nago? Qui ha improvvisamente cominciato a piovere, abbondantemente e forte, l'aria è autunnale.....la mia camera è piena di scatole e scatolone..roba di Marcello Mai Taclì....dormo in un magazzino polveroso, disordinato ma..carico di significati.e a Sesto ci devo e ci voglio, si a questo punto ci voglio tornare. Sergio, il figlio dell'Umberta, e diciamo anche di Marcello, è un uomo delizioso, gentile e disponibile. mi ha aiutato molto. poi è venuto a prendermi Andrea, anche lui ha fatto un po' il facchino... quanta tristezza però e quanta nostalgia di Marcello, povero Marcello!.....E te che non vieni al miniraduno, Noris che non telefona e io ho un brutto presentimento.....basta basta, Cisi[/justify]

Ti ho immaginata indaffaratissima, niente di nuovo per quello che mi dici circa Sesto... per l'atmosfera della terrazza, ora, tutto è nelle tue mani, nella tua fermezza, e intelligenza, non ho dubbi di sorta. Goditi i preparativi per il mini raduno di Firenze e fai fruttare il concetto base della poesia "IL SABATO DEL VILLAGGIO" metti accanto il suggerimento della nonna Maria un bel respiro profondo e manda giù il miscuglio. Peccato che non possa unirmi a voi! a presto.

si, grazie