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GL I EUCALIPTUS

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10/10/2013 17:51 #19861 da La Sirocchia
Francesco, al di là del lato politico, leggo nelle tue parole il lato umano come del resto in tutti noi, ma come si fa a non fare politica in casi come questo? Non polemizzare è necessario e cerchiamo di mantenere la dignità umana In tutti i sensi.
Buona notte a tutti e cercate di essere meno amari di me in questo omento.

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10/10/2013 17:44 #19860 da La Sirocchia
Carissimi, la tragedia di Lampedusa è immane, ma non è solo Eritrea, coinvolge centinaia di disperati ingenui e traditi...come si fa a fare un distinguo fra etnie? Chiaramente noi pensiamo all'Eritrea ma il caso riguarda centinaia di disperati che giornalmente approdano sulle nostre coste in cerca di lavoro che non c'è, ma nessun italiano li rimette in mare con un sasso al collo! L'Italia è sola ad affrontare il dramma. Dov'è l'Europa Unita? Il resto del mondo dov'è? Sono sconcertata e addolorata, ma non trovo risolutivo un aiuto isolato, e per di più senza possibilità di concretizzarlo seriamente. Il povero Protasio non può assumersi l'incarico di assolvere alla distribuzione....lo capisce chiunque, la sua incolumità, la difficoltà di scelta in chi aiutare ecc. non glielo permettono. Sono veramente confusa e mi sento impotente.
Continuerò a pensare, come tutti noi, chissà, ci verrà qualcosa in mente di fattibile concretamente e non solo sull'onda del sentimento.

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10/10/2013 13:16 #19859 da Francesco
WANIA,
ci sarebbe un'altra possibilita': a Porto Empedocle ( 4 km. da casa mia di Agrigento e 5 km, dalla mia villa ),dove li porterebbero con il traghetto giornaliero, c'e' una tensostruttura provvisoria di prima accoglienza in attesa della destinazione definitiva .L'altra possibilita'sarebbe per via aerea ,ma in quest'ultima ipotesi la destinanazione sarebbe u'altra .
No , scartiamo il tutto .Come potrei identificare gli eritrei ? E gli altri ,siriani e somali ,come ci resterebbero ?
Francesco

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10/10/2013 11:12 #19858 da wania
[justify]Grazie SILVANO parliamone.[/justify]

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10/10/2013 11:10 #19857 da Francesco
Ovviamente , non è che possiate pensare che con il post precedente sia una scusa per sottrarmi all'invito di WANIA,ma giustamente come ha osservato l'Abuna AGAU ,con il vento che tira in loco ,il nostro PROTASIO potrebbe essere oggetto di qualche rappresaglia da parte del dittatore ,principale responsabile della morte dei poveri eritrei .
Io sarei propenso ad aiutare soò i familiari delle vittime ,tramite un'associazione di alpini in congedo che annualmente si recano in Eritrea per impiantare pompe idrauliche per sollevare l'acqua dai pozzi .o ne ho conosciuto un gruppo press la Casa degli Italiani nel 2004 .Con l'occasione ho incontrato un ufficiale in congedo di Verona ,mio commilitone presso la Sausa di Foligno ( scuola d 'artiglieria per allievi ufficiali di compl.) dopo 42 anni .
Purtroppo non ricordo l'indirizzo .Ma Protasio li dovrebbe conoscere .
EEA
Francesco

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10/10/2013 11:09 #19856 da Narrante
Buongiorno a tutti anche ai lettori del MaiTaclì che forse ci seguono nel Forum, ma solo pochi partecipano attivamente per i ben noti motivi generazionali .
Comunque noto con piacere che da parte dei MaiTaclisti si cerca di mettere in moto iniziative umanitarie di soccorso ai profughi eritrei.
Marcello, dall'alto ci guidi e ispiri...
Naturalmente bisogna trovare la soluzione giusta per far sì che gli aiuti possano raggiungere effettivamente gli interessati e non disperdersi o peggio ancora essere intercettati dagli sciacalli sempre pronti in tali frangenti....
Bisogna considerare che i profughi eritrei son persone che fuggono da situazioni dittatoriali con rischio di ritorsione verso i familiari o parenti nei paese di origine.
Fin quando non si saprà la sorte cui andranno incontro, diventa problematico poter organizzare aiuti destinati agli eritrei in fuga...
Forse l'unica sarebbe poter gestire un fondo ad "hoc" in Italia e aspettare di capire e vedere gli sviluppi della situazione.
Una cosa è certa: in Italia non vanno incontro alla fame.
Potrebbero passare momenti cruciali e difficoltosi coloro che tentassero di allontanarsi dall'Italia per cercare parenti e/o amici sparsi nel resto d'Europa.
Destinare gli aiuti ai parenti rimasti in Eritrea, creerebbe difficoltà enormi e forse avrebbe poco senso...
Comunque un'adesione più massiccia si potrebbe ottenere interessando anche gli amici del Chichi e del Corno d'Africa e ascoltare idee e suggerimenti.
Intanto esaminiamo la cosa alla luce delle nuove idee, iniziative e suggerimenti son sempre ben graditi.
Scrivete e pensate, pensate e scrivete...
Occorrono idee geniali!

Silvano l'Africano

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