>
CORRISPONDENZA 7 |
04/06/2013 05:50 #18204
da wania
[justify]ma, insomma...ancora più brutto, direi, si, più brutto, più brutto.[/justify]
Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.
Riduci
Di più
- Messaggi: 1957
04/06/2013 05:39 - 04/06/2013 05:45 #18203
da Agau-del-Semien
Ultima Modifica: 04/06/2013 05:45 da Agau-del-Semien.
Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.
04/06/2013 05:31 #18202
da wania
[justify]Però, nel dipinto "Giovanni Battista e il Diavolo" secondo me il diavolo han un viso troppo bello...il diavolo l'ho sempre immaginato bruttissimo![/justify]
Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.
04/06/2013 05:25 #18201
da wania
[justify]Buongiorno, dunque, all'insegna dell'Amicizia - il più nobile dei sentimenti - come dice Khalil Gibran nel post di Agau qui sopra. Almeno così io li' la leggo.[/justify]
Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.
Riduci
Di più
- Messaggi: 1957
04/06/2013 05:09 - 04/06/2013 05:09 #18200
da Agau-del-Semien
Giovanni Battista e il Diavolo!
Iblis, il Tentatore, apparve a Giovanni, figlio di Zaccaria.
Il Battista chiese al Tentatore: " Cosa porti al collo? Perchè sei carico di collane, pendagli multicolore e nastri?"
Rispose : " Ogni oggetto rappresenta le passioni, i vizi, le azioni di cui sono colpiti gli uomini".
Giovanni, guardandolo dritto negli occhi, quasi sfidandolo, gli chiese." Tra gli oggetti che porti appesi al collo vi è forse qualcosa per me?"
Iblis orgoglioso disse:" Alcune volte a mangiato ingordamente con avidità, allora ti abbiamo appesantito e hai trascurato la preghiera e nel ricordarti di Dio".
Nuovamente Giovanni chiese:" Qualcosa d'altro hai annotato oltre questo su di me?"
Il Demonio rispose: " No, solo ingordigia!"
Il figlio di Zaccaria, rivolgendo lo sguardo al cielo disse:" Mi obbligo con Dio a non riempirmi mai più il ventre di cibo." E Iblis replicò : "Mi riprometto di non dare mai più consigli ad un uomo sottomesso a Dio".
Agau
Arte Abissina
Iblis, il Tentatore, apparve a Giovanni, figlio di Zaccaria.
Il Battista chiese al Tentatore: " Cosa porti al collo? Perchè sei carico di collane, pendagli multicolore e nastri?"
Rispose : " Ogni oggetto rappresenta le passioni, i vizi, le azioni di cui sono colpiti gli uomini".
Giovanni, guardandolo dritto negli occhi, quasi sfidandolo, gli chiese." Tra gli oggetti che porti appesi al collo vi è forse qualcosa per me?"
Iblis orgoglioso disse:" Alcune volte a mangiato ingordamente con avidità, allora ti abbiamo appesantito e hai trascurato la preghiera e nel ricordarti di Dio".
Nuovamente Giovanni chiese:" Qualcosa d'altro hai annotato oltre questo su di me?"
Il Demonio rispose: " No, solo ingordigia!"
Il figlio di Zaccaria, rivolgendo lo sguardo al cielo disse:" Mi obbligo con Dio a non riempirmi mai più il ventre di cibo." E Iblis replicò : "Mi riprometto di non dare mai più consigli ad un uomo sottomesso a Dio".
Agau
Ultima Modifica: 04/06/2013 05:09 da Agau-del-Semien.
Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.
Riduci
Di più
- Messaggi: 1957
04/06/2013 01:48 - 04/06/2013 01:52 #18199
da Agau-del-Semien
SULL'AMICIZIA
di Khalil Gibran
arte Abissina
Il vostro amico è il vostro bisogno saziato.
E' il campo che seminate con amore e mietete con riconoscenza.
E' la vostra mensa e il vostro focolare.
Poiché, affamati, vi rifugiate in lui e lo ricercate per la vostra pace.
Quando l'amico vi confida il suo pensiero,
non negategli la vostra approvazione, né abbiate paura di contraddirlo.
E quando tace, il vostro cuore non smetta di ascoltare il suo cuore:
Nell'amicizia ogni pensiero, ogni desiderio, ogni attesa
nasce in silenzio e viene condiviso con inesprimibile gioia.
Quando vi separate dall'amico non rattristatevi:
La sua assenza può chiarirvi ciò che in lui più amate,
come allo scalatore la montagna è più chiara della pianura.
E non vi sia nell'amicizia altro scopo che l'approfondimento dello spirito.
Poiché l'amore che non cerca in tutti i modi lo schiudersi del proprio mistero
non è amore,
ma una rete lanciata in avanti e che afferra solo ciò che è vano.
E il meglio di voi sia per l'amico vostro.
Se lui dovrà conoscere il riflusso della vostra marea,
fate che ne conosca anche la piena.
Quale amico è il vostro, per cercarlo nelle ore di morte?
Cercatelo sempre nelle ore di vita.
Poiché lui può colmare ogni vostro bisogno, ma non il vostro vuoto.
E condividete i piaceri sorridendo nella dolcezza dell'amicizia.
Poiché nella rugiada delle piccole cose
il cuore ritrova il suo mattino e si ristora.
Tratto da "Il Profeta" di Kahlil Gibran
Si deve avere un'amico invisibile
a cui parlare
nelle ore silenziose della notte
e durante le passeggiate nei parchi.
K. Gibran
di Khalil Gibran
arte Abissina
Il vostro amico è il vostro bisogno saziato.
E' il campo che seminate con amore e mietete con riconoscenza.
E' la vostra mensa e il vostro focolare.
Poiché, affamati, vi rifugiate in lui e lo ricercate per la vostra pace.
Quando l'amico vi confida il suo pensiero,
non negategli la vostra approvazione, né abbiate paura di contraddirlo.
E quando tace, il vostro cuore non smetta di ascoltare il suo cuore:
Nell'amicizia ogni pensiero, ogni desiderio, ogni attesa
nasce in silenzio e viene condiviso con inesprimibile gioia.
Quando vi separate dall'amico non rattristatevi:
La sua assenza può chiarirvi ciò che in lui più amate,
come allo scalatore la montagna è più chiara della pianura.
E non vi sia nell'amicizia altro scopo che l'approfondimento dello spirito.
Poiché l'amore che non cerca in tutti i modi lo schiudersi del proprio mistero
non è amore,
ma una rete lanciata in avanti e che afferra solo ciò che è vano.
E il meglio di voi sia per l'amico vostro.
Se lui dovrà conoscere il riflusso della vostra marea,
fate che ne conosca anche la piena.
Quale amico è il vostro, per cercarlo nelle ore di morte?
Cercatelo sempre nelle ore di vita.
Poiché lui può colmare ogni vostro bisogno, ma non il vostro vuoto.
E condividete i piaceri sorridendo nella dolcezza dell'amicizia.
Poiché nella rugiada delle piccole cose
il cuore ritrova il suo mattino e si ristora.
Tratto da "Il Profeta" di Kahlil Gibran
Si deve avere un'amico invisibile
a cui parlare
nelle ore silenziose della notte
e durante le passeggiate nei parchi.
K. Gibran
Ultima Modifica: 04/06/2013 01:52 da Agau-del-Semien.
Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.
Tempo creazione pagina: 0.351 secondi
>