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Cartoline per ricordare.... parola alle immagini |
Riduci
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08/05/2014 08:13 #21872
da Giacinto-Matarazzo
CARLO, in quanto all'attività cantieristica navale a Massaua tu dovresti ricordartene. Anche se hai lasciato l'Eritrea tra il '47 e il '49, l'attività iniziò circa dal '43. I Principali cantieri erano : ARENA, maestro d'ascia viareggino che oltretutto costruì le due o quattro, non ricordo, velocissime imbarcazioni a vela classe STAR ; SEBASTIANI, dove venne costruita l'ARGIA, ANZALONI-COSTANTINI dove venne varato l'ARDENTE. Poi a Taulud il cantiere SIMEONE e altri minori. Quanti ricordi, che tempi.
Cisi
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08/05/2014 08:00 #21871
da Giacinto-Matarazzo
SILVANO, ho visto le foto di Carlo. I due famosi bacini di carenaggio della Marina Militare caduti indenni nelle mani degli inglesi e rimorchiati a Aden. Appunto servivano giusto per la manutenzione del naviglio militare. L'operatività consisteva appunto nell'allagare un insieme di cassoni in modo che l'invasatura, dove poi doveva appoggiarsi lo scafo,
si venisse a trovare sotto il pescaggio massimo della chiglia. Quindi la nave entrava fra le due pareti del bacino, veniva fermata e quindi si provvedeva allo svuotamento dei cassoni. Il bacino riemergeva e la nave si veniva a trovare tutta fuori dall'acqua, sulla propria invasatura. Distrattamente all'occupazione pensarono di autoaffondare i bacini, solo aprendo le valvole dei cassoni, pensando che gli inglesi fossero dei cucchi, invece di collocare delle cariche esplosive. Loro invece le chiusero, svuotarono i cassoni e i due bacini belli belli tornarono a galleggiare. La storia della nave ausiliaria <ERITREA>, utilizzata dall'Istituto Idrografico della Marina per aggiornamenti e ricerche nel Mar Rosso, è ben nota in quanto anche pubblicata anche dal Mai Taclì. Ma ci sarebbe tanto ancora da raccontare.
Cisi
si venisse a trovare sotto il pescaggio massimo della chiglia. Quindi la nave entrava fra le due pareti del bacino, veniva fermata e quindi si provvedeva allo svuotamento dei cassoni. Il bacino riemergeva e la nave si veniva a trovare tutta fuori dall'acqua, sulla propria invasatura. Distrattamente all'occupazione pensarono di autoaffondare i bacini, solo aprendo le valvole dei cassoni, pensando che gli inglesi fossero dei cucchi, invece di collocare delle cariche esplosive. Loro invece le chiusero, svuotarono i cassoni e i due bacini belli belli tornarono a galleggiare. La storia della nave ausiliaria <ERITREA>, utilizzata dall'Istituto Idrografico della Marina per aggiornamenti e ricerche nel Mar Rosso, è ben nota in quanto anche pubblicata anche dal Mai Taclì. Ma ci sarebbe tanto ancora da raccontare.
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03/05/2014 15:27 #21791
da Giacinto-Matarazzo
SILVANO, grazie per aver pubblicato le foto ma non perdere tempo a pubblicare le altre, forse non sono molto interessanti.
Saluti.
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02/05/2014 17:33 - 20/05/2014 14:32 #21777
da Narrante
Carico quì le foto inviatemi da Giacinto...
Motonave "SILE"
Seguono alcune foto inviate da Carlo
Il bacino di carenaggio di Massaua a Gherar
La nave coloniale Eritrea
Sommergibile italiano nel bacino di carenaggio
La nave Eritrea nel porto di Massaua
La storia e il periglioso viaggio della motonave Eritrea:
La storia della nave coloniale Eritrea
Motonave "SILE"
Seguono alcune foto inviate da Carlo
Il bacino di carenaggio di Massaua a Gherar
La nave coloniale Eritrea
Sommergibile italiano nel bacino di carenaggio
La nave Eritrea nel porto di Massaua
La storia e il periglioso viaggio della motonave Eritrea:
La storia della nave coloniale Eritrea
Ultima Modifica: 20/05/2014 14:32 da Narrante.
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24/02/2014 12:12 - 24/02/2014 17:23 #21052
da Narrante
Che tempi ragazzi! Che tempi! Le reti telefoniche attualmente sono state modernizzate o sono rimaste quelle di...una volta???
Carlo, con l'aiuto di una carta militare ci mostra "Le porte del Diavolo" - ma la gola è nei paraggi difatti si può notare la località di "BetGherghis" e il vicino lago evidenziati in rosso(=Acqua)
nelle foto sotto i collegamenti fra Stazione di Asmara e le Stazioni periferiche.
[justify]Come ricorderete la rete telefonica di Asmara era automatizzata, difatti venivano utilizzati i telefoni a disco con chiamata diretta dell'utente. Le centrali telefoniche delle altre località erano soggette alla chiamata al centralino, richiedendo quindi all'operatore il numero con cui si voleva comunicare. Sopra il nuovo capostazione, che darà il cambio a Di Salvo senior, registra la chiamata. [/justify]
nelle foto sotto i collegamenti fra Stazione di Asmara e le Stazioni periferiche.
[justify]Come ricorderete la rete telefonica di Asmara era automatizzata, difatti venivano utilizzati i telefoni a disco con chiamata diretta dell'utente. Le centrali telefoniche delle altre località erano soggette alla chiamata al centralino, richiedendo quindi all'operatore il numero con cui si voleva comunicare. Sopra il nuovo capostazione, che darà il cambio a Di Salvo senior, registra la chiamata. [/justify]
Che tempi ragazzi! Che tempi! Le reti telefoniche attualmente sono state modernizzate o sono rimaste quelle di...una volta???
Ultima Modifica: 24/02/2014 17:23 da Narrante.
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- Carlo Di Salvo
20/02/2014 08:23 #21008
da Carlo Di Salvo
Tanti di noi ricorderanno "MIETTA ALPI", era sempre attiva nell'organizzare raduni dei decamerini a Desenzano del Garda, ma anche era sempre presente ai raduni del Mai-Taclì, era disponibile con tutti, quando andavo ai raduni dei decamerini a Desenzano mi veniva a prendere e lasciare alla stazione sia me che Aldo Ascari.
Ad un raduno del Mai-Taclì di Riccione invece di ritornare in treno (doveva andare sino a Bologna) preferì venire in macchina con me sino a Padova dove la lasciai in stazione, lungo il viaggio potei scoprire il suo grande amore per l'Eritrea suo sogno era quello di essere sepolta in quella terra che amava moltissimo. Con l'aiuto di Silvano spero la possiate vedere ad un raduno di decamerini di Desenzano essa è tra il prof. Aldo Ascari e la poetessa Gigliola Franzolini i sorrisi di tutti dimostrano la felicità che ogni volta abbiamo di incontrarci. Che tempi ragazzi direbbe Silvano.
Ad un raduno del Mai-Taclì di Riccione invece di ritornare in treno (doveva andare sino a Bologna) preferì venire in macchina con me sino a Padova dove la lasciai in stazione, lungo il viaggio potei scoprire il suo grande amore per l'Eritrea suo sogno era quello di essere sepolta in quella terra che amava moltissimo. Con l'aiuto di Silvano spero la possiate vedere ad un raduno di decamerini di Desenzano essa è tra il prof. Aldo Ascari e la poetessa Gigliola Franzolini i sorrisi di tutti dimostrano la felicità che ogni volta abbiamo di incontrarci. Che tempi ragazzi direbbe Silvano.
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