A te che sai di terre africane
LA CANZONE DELL’ANIMA MIA …
(dedicata ad Ada Felugo)
E ci restano ricordi di stelle
delle notti improvvise;
come speranze azzurre d’albe chiare.
Cantilene rivolte ad oriente
risvegliavano giorni tutti uguali;
scandito su lentissimi quadranti,
ubriaco di spezie si trascinava il tempo.
Dolce amica, noi conosciamo tutto di quel male:
traccia solchi profondi nell’anima
l’aratro antico di Cam.
Giuliana Frandi Devoti
(Mai Taclì N. 5-1991)