Ansima e sbuffa e sferraglia

a locomotiva “CIUF CIUF”

tra costoni e dirupi che tolgono il fiato;

poi, rallenta e s’inerpica ancora

sopra cigli invisibili ...

e sbuffa ed ansima

e sferraglia la locomotiva d’Asmara.

    Poi, d’improvviso s’addentra in spelonche

artificiali scavate dall’unghie e dal sangue

di cento ingegneri del ferro e del piccone.

     Sotto, vallate di verde smeraldo

dove l’occhio si perde tra un fischio e uno sbuffo

di nuvola bianca.

    Questo è il trenino del sogno che scivola

su ferri paralleli stridenti ma felici

di sopportare il peso di mille dolcissimi  pensieri

o malinconici da ASMARA a GHINDA.

 

Felice Cucciardi

(Mai Taclì N. 2-2005)