GLI STORMI DI UCCELLI ABABIL E IL GENERALE ABISSINO ABRAHA.

Già in altra occasione abbiamo avuto la possibilità di parlare di uno degli uccelli mitologici che troviamo nei racconti indo-irano-arabi, il Simurgh, che a volte è scritto Simorg o Simrukha, nella dizione del popolo Iuguro. Qui ci piace riprendere questo argomento perché vede coinvolta l’Abissinia, terra alla quale siamo particolarmente legati, e ciò è valido solo sino al 1975, anno che coincide con la nostra cacciata da quel territorio.

Ora è la volta di descrivere gli uccelli favolosi chiamati Ababil, أبابيل , una razza di volatili magici, che normalmente veleggiano a stormi recanti tra le zampe blocchi di argilla che scagliano per punire coloro che erano considerati nemici; queste strane apparizioni ornitologiche sono ricordate anche nel Corano, come vedremo qui appresso.

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NELLA credenza islamica, questi uccelli avevano il compito di sorvolare continuamente la Ka’ba, الكعبة posta alla Mecca per proteggerla da eventuali nemici. La Ka’aba, cioè il Cubo, in cui vi è posta la “Pietra Nera”,الأسود الحجر ) al-hajar al- aswad ), è il polo cosmico unico, detto Qibla, قبلة verso il quale si volgono tutti i musulmani del mondo quando pregano.

SI dice che l’intervento degli uccelli Ababil fu risolutore durante l’attacco portato al tempio nel febbraio del 570 dal generale Abissino Abraha, chiamato dagli arabi الحبشي أبرهة ,Abraha al-habashi, cioè Abraha l’Abissino e, in modo dispregiativo, Abraha al-ashram,: أبرهة الأشرم ,che significa, Abraha dal naso mozzato!

LA tradizione musulmana racconta dell’attacco militare sferrato dalle truppe di Axum al loro tempio e che le truppe abissine erano dotate di un elefante da battaglia. Da qui il nome della sura coranica numero 105, intitolata: الفيل سورة Sura al-fil, l’Elefante, ove si recita:

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“Sterminio dell’esercito abissino. Non hai visto come il tuo Signore trattò quelli dell’elefante? Non mandò forse a vuoto il loro piano? Inviò contro di loro eccelli a schiere che li colpirono con pezzi di argilla indurita al fuoco, e di loro fece come pula di frumento svuotata del suo grano.”

Su questo fatto storico fiorirono poi molte leggende popolari. La sura risale al primo periodo meccano. NB. Abraha e le sue truppe vennero però colpite da una tremenda epidemia (vaiolo o tifo) che impedì loro di varcare le soglie della Città Santa.

Questa impresa fu talmente straordinaria da far ricordare quell’anno come l’Anno dell’Elefante e lo fecero coincidere con l’anno della nascita del Profeta.

Maggio 2022. Gian Emilio Belloni