Avvenne in Eritrea

 II romanzo per gli asmarini di Oscar Rampone

Milano, Editrice Nuovi Autori, 1985, pp. 171.

    La vita di questo giornalista e scrittore beneventano ha avuto i suoi momenti più belli in Africa, come ben dimostrano alcuni suoi dati biografici.

Dopo essere stato alle dipendenze del 'Giornale d'Italia', de 'il Roma' e del 'Mattino di Napoli', Rampone lasciò I'Italia per trasferirsi in Etiopia dove la guerra mondiale lo colse nella redazione del «La Voce del Tana» che si stampava a Gondar. Nel 1944 fu uno dei fondatori e direttori del 'Quotidiano Eritreo', successivamente diede vita a Il Mattino del Lunedì' di Asmara, in Eritrea. Nel '41 durante l'occupazione britannicca dell'Eritrea, aveva diretto I'«Eritrean Daily News».

Nel 1960 l'imperatore d'Etiopia, Hailé Selassié I, gli affidò alcuni incarichi giornalistici e I'anno seguente nacque, ad Addis Abeba, la rivista illustrata a colori in lingua inglese «l'Ethiopian   Mirror» che  lampone diresse fino al 1971, data del suo rientro in Italia per motivi di salute. Hailé Selassié gli concesse la stella d'onore etiopica.

    Ci siamo dilungati su questi dati biografici perché Rampone resta ancora fortemente legato all'Africa, pur senza indulgere in posizioni nostalgiche. In «Avvenne in Eritrea», un romanzo o racconto lungo di piacevole lettura, ha saputo riunire una vicenda umana ambientata in quelle terre così radicate nel suo animo e la volontà di dire il più possibile sull'Etiopia e l'Eritrea. Non che egli pretenda di insegnare ne tanto meno di trasformare il suo libro in un arido notiziario colmo delle più disparate informazioni.

Il suo scopo è stato ed è quello di ricordare uomini, cose, luoghi, situazioni dell'Etiopia degli ultimi decenni, nei punti in cui la narrazione della vicenda io renda possibile. Di qui il ricordo della bella Messaua, la freschezza di Asmara, l'impetuosità delle cascate di  Tissisat, la maestosità del Nilo Azzurro.

  Tutto è narrato con estrema semplicità, com'è dev'essere per un vero giornalista. E tale vivezza di stile ci ricorda quella di un'altra pubblicazione di Rampone, di chiaro taglio giornalistico: «il Mareb era un confine», pubblicata ad Asmara nell'ormai lontano 1953, allorché l'unione dell'Eritrea all'Etiopia poteva essere guardata con un po' di ottimismo (il 4 ottobre 1952,  infatti, lo storico Mareb aveva cessato di essere un confine).

 (estratto da "AFRICA" (Roma) Anno XLI, N1/1985)

Massimo Romandini