Dinastie: i CASCIANI di Elaberet
Prima della società con Guido De Nadai, l’azienda di Elaberet era condotta dai fratelli Felice e Filippo Casciani, figli di Pietro ((1869-1942) avvocato e notaio e Maria Verolini (di Soriano) che “dotata animi mulier virum regit” ne era la sposa.
I coniugi Casciani fondarono l’Azienda nel 1908 ma frequentavano ed amavano la zona, una ridente vallata attraversata da un fiumetto e delimitata a sud-ovest dall’Anseba, fin dal 1896 abitando in un tradizionale, modestissimo tucul.
Ela-Bered (Elaberet) si trova a 1.500 metri s. l. m. non distante (10/12 km.) dalla ferrovia Asmara –Cheren che segue la valle dell’Anseba. E’ zona mite, purtroppo malarica, con presenza d’acqua che l’arricchisce di verde: sicomori e qualche baobab.
La zona qualche anno prima (1894) attrasse anche i fratelli Vincenzo e Pasquale Acquisto, concessionari anche loro e confinanti ad ovest con l’insediamento che diverrà dei Casciani; fruivano, in parte, della stessa acqua per le irrigazioni. Queste Aziende vennero visitate dal re d’Italia nel 1932, ma la visita lasciò perplessi i Concessionari ai quali parve che il Re fosse più interessato alla fauna locale che ai loro sacrifici.
In seguito, la stessa zona e l’avviato impianto dei Casciani attrasse anche l’attenzione di Guido De Nadai che diventò loro socio nel 1959 e sino al 1975, con l’investimento di ulteriori ed ingenti capitali. (Vedi M.T. n° 4 del 2006: “Elaberet: Una nebbia all’improvviso”).
L’Azienda Casciani viene così descritta nella ricerca e catalogazione di Giacinto Fiore nel compendio delle attività svolte dagli Italiani riportato in “Eritrea 1949 (Numero unico)”:
E’ il principale centro di produzione dell’agave sisalana in Eritrea, dotato di tutte le attrezzature necessarie alla sfibratura ed alla lavorazione della fibra; questa coltura occupa circa novecento ettari su oltre mille di superficie dell’Azienda.
La produzione di fibra annua si aggira attorno ai tremila quintali (per cordami e sacchi).
Oltre sessanta ettari sono dedicati a colture irrigue di ortaggi ed alberi fruttiferi. Circa cinquecento capi di bovini da lavoro e da reddito rappresentano la parte più importante del settore zootecnico di questa fattoria che è dotata di un moderno caseificio.
L’allevamento è principalmente imperniato su incroci di razza bruno-alpina su aradò.
L’irrigazione avviene in parte minima a mezzo di sorgive; per il resto da dodici pozzi serviti da altrettante elettropompe.
Nell’Azienda trovano lavoro da quindici a venti Europei e più di seicento Eritrei.
Numerosi fabbricati per abitazioni, impianti industriali, magazzini, stalle ecc. L’Azienda è una delle migliori realizzazioni agrarie dell’Eritrea conseguenti a non comuni doti di tenacia e capacità dei Dirigenti.
Marzo ’16 La Redazione.