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CORRISPONDENZA n. 5

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22/02/2012 00:31 #11739 da Francesco
Dimmi , Wania , hai ,per caso ,nostalgia de Milan ? Adesso t'accontento e faro' un piacere pure alla nostra Vicki :

Nostalgia de Milan

Stasera sont in vena de fa el sentimental
la nòtt l'è insci serena ma mi me senti mal!
Te scrivi cara mama, sont stuff de restaa chì:
el me Milan el me ciama visin a ti!

O mama mia mi sont lontaan,
ma g'hoo la nostalgia del mè Milan;
mi voraria turnà doman:
t'el giuri, curaria col coeur in man!

Vedè la Madonina, sentì el mé bell dialett,
svègliass ona mattina in del me lett!
O mama mia, inscì lontan,
t'el giuri, piangiaria puur de vess a Milan!

La par 'na stupidada se pensi ai mè bastion,
e foo 'na sifolada per cascià giò el magon!
E quand ven giò la sira ricòrdi i bei tosann,
rivedi la ringhera di mè vint'ann!

O mama mia mi sont lontaan,
ma g'hoo la nostalgia del mè Milan;
mi voraria turnà doman:
t'el giuri, curaria col coeur in man!

Vedè la Madonina, sentì el mé bell dialett,
svègliass ona mattina in del me lett!
O mama mia, inscì lontan, t'el giuri, piangiaria
pur de vess a Milan!

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21/02/2012 19:51 #11738 da wania
[justify]Per VICKY VITTORIA La parola chr mi frullava in testa e scivolava sulla punta della lingua e se ne re stava lì maligna e dispettosa era guana, guyanna, gunnaya....una roba del genere....Brancolando in google poi l'ho trovata! La cugina americana della nostra zaituni è la GUAVA Vai in google e chiedi guava, vedrai il frutto tagliato a mezzo con la polpa rosa e i semi proprio uguali a quelli sella zaituni. E penso che a Milano la potrai trovare da qualche ortolano ben fornito, sai un ortolano elegante nei quartieri alti. Montenapo....via Spiga, via Manzoni....prova......Ma anche nei dintorni di Brera, credo. A volte, sotto Natale, queste guave si trovavano anche in qualche supermercato, sempre nei quartieri bene della città, ad esempio in Monte Rosa, Corso Vercelli, non credo proprio in Corso Buenos Aires...invece forse sui Navigli (quello Pavese naturalmente).cerca cerca e poi fammi sapere. Ciao buonanotte. Ora ma quando leggerai: buongiorno! [/justify]

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21/02/2012 17:52 #11737 da wania
[justify]mmmmmm le zaituni! Quando torno dai miai viaggi del ritorno me ne porto sempre un pochine qui in Italia, le metto sulla tavola di cucina e....il profumo...per tutta la casa.... m'inebria....Anche a casa mia si mescolavano alle banane per una macedonia specialissima, ma col cocomero mia mamma non le ha mai preparate,, devono essere buonissime.[/justify]

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21/02/2012 17:12 - 21/02/2012 17:13 #11736 da Narrante
A me sì! Gli zaituni piacciono...e molto.
Mamma Ginevra li preparava così:
Anguria tagliata a metà conservando i tocchetti della polpa: si metteva il tutto in una ciotola: pezzetti di anguria, zaituni pelati e tagliati a tocchi e magari qualche banana tagliata a fette: si aggiungevano un paio di cucchiai di zucchero, si mischiava il tutto e si poneva nella ghiacciaia.
dopo un paio d'ore era bell'è pronta per essere...divorataaaaa....!
Ma c'erano anche altri modi...se siete interessati, ma voi li conoscerete sicuramente, se ne riparlerà nella prossima...ricetta...
Silvano

Che macedonia ragazzi che macedonia!
Ricordo che una volta, di nascosto ne mangiai una cucchiaiata, nella fretta mi dimenticai di ricoprire la macedonia...
e quindi?
Quindi per una settimana intera il profumo degli zaituni invase la ghiacciaia...investendo altri cibi: Le bistecche sapevano di zaituni, il latte sapeva di...zaituni...i formaggi...idem...
Che profumo! ragazzi! quanti ricordi...
Ciao ciao!
Silvano
Ultima Modifica: 21/02/2012 17:13 da Narrante.

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21/02/2012 16:52 #11735 da wania
[justify]In Argentina ci sono le cugine delle zaituni ma non mi ricordo come si chiamano; c'è il succo di questi frutti in contenitori di cartone; a volte m'è capitato di trovarlo in aereo proprio andando all'Asmara.....il nome...accidenti accidentaccio...ce l'ho sulla punta della lingua....dimmi qualche nome di frutto esotico proveniente dallArgentina o America Latina in genere, se lo sento forse mi viene...... [/justify]

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21/02/2012 16:50 - 21/02/2012 16:59 #11734 da Narrante
Caro Francesco,
Sì ho letto le tue argomentazioni sul vissuto borbonico che si estendeva sul regno delle due Sicilie.
Ci sono stati sicuramente cose apprezzabili e meritevoli di consenso, ma in realtà il popolo era ridotto alla fame e doveva...arrangiarsi.
In effetti i potenti erano buoni alleati dei borboni in quanto la cosa conveniva ad entrambe le parti.
Con il popolo pugno di ferro...e fame...
E' vero che certi settori artigianali e artistici ebbero notevole sviluppo e apprezzamento universale ma formava solo una minoranza che si perdeva nel mare immenso della miseria.
Il male principale dell'Italia fu proprio quello di essere divisa in tanti staterelli senza alcun spirito unitario. Dell'Italia non se ne parlava neppure lontanamente anche se spiriti critici e luingimiranti ne parlarono: vedi Dante Alighieri nella famosa invettiva dell'Italia (Ahi serva Italia di dolore ostello...) e il Carducci (vedi Piemonte) dove in risposta all'affronto del francese Lamartine che chiamò gli italiani "popolo dei morti"recitava:...il popolo dei morti surse cantando a chieder la guerra...
Se non vado errato, Gueglielmo Pepe, tuo eroico connazionale, sfidò il poeta Lamartine a duello per difendere l'offesa fatta al popolo italiano con la sua frase.
Se duello ci fu proprio non ricordo.
Comunque il discorso, caro Francesco, diverrebbe lungo, ma credo che noi patiamo ancor'oggi il nostro passato di popolo diviso, spezzettato, disorganizzato anche se pieno di fantasia: potente arma di sfogo e di salvezza, abbinato ad un notevole estro artistico e culturale che però trovò apprezzamento essenzialmente all'estero....
Altro dir non vo'...ma è un tema...senza fine, senza vinti e senza...vincitori.
Speriamo che Dio ce la mandi buona: senza pioggia, senza vento, senza sassi e senza...neve. Quanta neve ragazzi quest'anno! quanta neve!
Silvano

P.S. Sei pronto per Cheren? dài che si parte, si potrebbe formare una carovana con le 7/8 vecchierelle...in rotta per...Asmara...

Ultimissime:-La famosa ferrovia "Napoli-Portici" lunga circa 8 Km fu la prima strada ferrata italiana.
Ma fu costruita tutta con materiali inglesi: locomotiva, vagoni, materiale rotabile...

Nella prima metà del 1800 il Regno delle Due Sicilie, il più esteso degli stati italiani, versava in uno stato di profonda arretratezza industriale. Il Re Ferdinando II di Borbone avviò un processo di industrializzazione che impose l’immediata realizzazione di una rete ferroviaria. Il 3 ottobre 1839 fu inaugurato il tratto Napoli–Gragnaniello, una frazione di Portici, della progettata linea Napoli-Castellamare - Nocera, la prima linea ferroviaria costruita in Italia. La locomotiva che inaugurò la linea fu battezzata Vesuviana, dal nome della tracciato stesso, fu assemblata a Napoli con pezziprogettati e realizzati nel Regno Unito sulla base della Racket, era in grado di viaggiare a circa 60 km orari. Nel novembre 1840 Ferdinando II decretò l’acquisto di un suolo posto al confine Napoli Portici, in località Pietrarsa, sul quale fece edificare uno stabilimento per la costruzione e manutenzione delle locomotive. Le prime 7 realizzazioni, ottenute da materiale inglese, furono denominate Pietrarsa, Corvi, Robertson, Vesuvio, Maria Teresa, Etna, Partenope. Nel 1841 fu variato il progetto del tratto Gragnaniello–Nocera Inferiore della Napoli-Castellamare-Nocera, trasformando Castellamare in una stazione terminale e non più di transito, in ragione del fatto che il territorio compreso tra Portici e Castellamare, essendo caratterizzato da colline, imponeva la costruzione di gallerie per consentire la realizzazione della linea ferrata, con costi esorbitanti. Il 20 maggio 1844 fu inaugurata la linea Gragnaniello – Nocera Inferiore per mezzo della locomotiva Bayard, nel 1846 fu portata a completamento anche la Torre Annunziata– Castellamare di Stabia.
Ultima Modifica: 21/02/2012 16:59 da Narrante.

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