PENNA e CALAMAIO

[justify]O ANNAMARIA, ci siamo incantate qui al fiume a verseggiare dimentiche degli amici che ci aspettano su al baobab. Andiamo, dài, mi par di aver sentito un trambusto, urli di bemvenuto e una voce nuova, una voce femminile che non conosciamo...che sia la Rosita dall'Arizona?. sarebbe una bella sorpresa......birichina quest'amica eh?. Che fatica però questa salita....Sento voci maschili che dissertano....AGAU pontifica, SILVANO modera e FRANCESCO s'inc....ma a ragione!...Andiamo andiamo su![/justify]

Considerazioni, fuori luogo ,ma per sorridere .

I versi finali del Sordello "non donna di province, ma bordello!" furono ,per noi studentelli adolescenti, motivo di ilarita'e di commenti sottovoce .E ciò fece infuriare la nostra terribile insegnante .
Poiche', in quel periodo esistevano le "case chiuse ", volgarmente dette postriboli , lupanari o , preferibilmente , bordelli o casini , era naturale che il nostro " illuminante " pensiero si volgesse su quei luoghi , anzichè sul serio commento di quei versi.
Preciso che quei luoghi , per noi adolescenti ,erano severamente proibiti dalla legge , atteso che per accedervi ,muniti di valida carta di riconoscimento , era necessario avere 18 anni compiuti .Periodicamente,al riguardo , i questurini erano presenti in quei luoghi per verificare il rispetto della legge .
Ci volle la vituperata legge "Merlin " che , con decorrenza 20 settembre 1958 , vennero chiusi questi luoghi .
Perche questa legge la chiamo vituperata ?
Per il semplice fatto che , finche' è durata questa "istituzione ", non c'erano le malattie veneree , non esisteva lo squallido spettacolo delle "lucciole"seminude ai bordi dei marciapiedi , e , sopratutto non esisteva lo sfruttamento da parte dei lenoni .
EEA Francesco

Cara Annamaria ,all'Istituto Tecnico per Geometri e Ragionieri "Michele Fodera'", dove per il solo italiano , alcuni colleghi , rimandati ad ottobre ,persero l'anno , insegnava la prof. Maria Alajmo e , preside , nel contempo .Fu allieva prediletta di Luigi Pirandello presso il Magistero di Roma ,ove questi insegnava dai primi del secolo scorso .La professoressa ,celebre insegnante di lettere ,"maniaca" di Dante e di Pirandello
( come noi la chiamavamo )e conferenziera , anche dopo il pensionmento ,soffermandosi sui versi del canto sesto del Purgatorio che li sapevo a memoria ( e non solo questi )ebbe a commentare
( era il 1955 ) che l'invettiva di Sordello da Goito era la pura e santa verita'per la situazione politica italiana , in quanto, mancava il nocchiero della nave . La penisola era divisa in numerosi staterelli , governati , per lo piu', da stranieri con la connivenza di alcuni principi italiani .Si arrivo' al 1860 per unificare questi staterelli e chiamare la penisola Italia .Ella concluse ( ripeto era il 1955 ) che , anche dopo l'unificazione sotto l'egida sabauda , quei versi erano ancora attuali .Parole che non scorderò piu'.Ricollegandomi a Sordello da Goito , posso affermare che l'Italia del terzo millennio è ancora una nave senza nocchiero .
EEA Francesco

Francesco,salvezza nostra,ci vieni sempre in aiuto quando la memoria fà cilecca! in ogni caso non trovi anche tu che quei versi siano terribilmente attuali? Ciao, grazie.

Trattasi del canto Sesto del Purgatorio .
Questo è il testo di Dante , il ravennate d'adozione :

" Ella non ci dicea alcuna cosa,
ma lasciavane gir, solo sguardando
a guisa di leon quando si posa.
Pur Virgilio si trasse a lei, pregando
che ne mostrasse la miglior salita;
e quella non rispuose al suo dimando,
ma di nostro paese e de la vita
ci 'nchiese; e 'l dolce duca incominciava
«Mantua...», e l'ombra, tutta in sé romita,
surse ver' lui del loco ove pria stava,
dicendo: «O Mantoano, io son Sordello
de la tua terra!»; e l'un l'altro abbracciava.
Ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna di province, ma bordello!"

I fatti raccontati dal ravennate sono andati cosi':

Dante e Virgilio si trovano nell'Antipurgatorio, circondati dalle anime di coloro che trascorsero la loro vita nel peccato e deceduti per morte violenta , in battaglia od in duelli oppure assassinati .All'ultimo istante , prima di esalare l'ultimo respiro ,si pentirono delle loro colpe per evitare la dannazione perpetua all'Inferno .Queste anime , sarebbero dovute restare nell'Antipurgatorio per un periodo di tempo pari ala durata della loro vita se fossero rimasti in vita .Dopo questa , ciamamola prima fase ,si sarebbero aperte le porte del Purgatorio per scontare le pene dei loro peccati .
Le predette anime ( persone ,in vita, molto note ) si affannarono di raccomandare a Dante , una volta tornato sulla terra , di recarsi dai loro parenti , affinchè questi intercedessero con preghiere e messe , per abbreviare le loro pene .
Dante ,dopo avee promesso a quelle anime in pena che si sarebbe interessato presso i loro parenti , assieme a Virgilio si incamminarono per la strada che conduceva nel Purgatorio , quanto Virgilio scorge l'anima del suo conterraneo Sordello ,il quale , a buon ragione , critico' . con un'invettiva , l'Italia .
EEA
Francesco

Buongiorno Pisola,

Tutto sommato sembrerebbe che il raduno sulla spianata del BaoBab sia riuscito abbastanza bene. Qualche scontento c'è, ma guai tendere alla perfezione: sarebbe monotono!

Unica pecca: in cuor mio speravo che qualche tosco o tosca, portasse quel tipo di carne squisita delle proprie zone: mi riferisco al cinghiale.

Che sia stato fatto per delicatezza nei confronti del cugino Facocero del Barca?...

Avete letto l'elenco dei personaggi? ne ho contati ben 53...
E poi c'è chi non crede nella moltiplicazione dei personaggi in cerca d'autore...o... di gloria?

Saluti a tutti e a presto.

Il Tigrotto della Malesia (quello verace)