corrispondenza

Helàual Lèdet - Helàual Amèt

( traduzione un poco " maccheronica di Buon Natale e Buon Anno il lingua TIGRINA ).Vedi la stanza del dizionario italo-tigrino .

Francesco

Illuminato e caro Francesco,ero certo che tu avresti scritto qualche cosa di avvincente,e coinvolgente.Sembrava di essere sul lungo senna dove vi sono le bancarelle dei libri,e di sfogliarne uno con il permesso del Bouquinaire,naturalmente.Altro che cuteddu,tu tiri di fioretto,(ricordi la palestra dove si imparava la scherma?)Era ubicata in centro.DA come scrivi conosci Parigi,in modo particolare i luoghi prediletti da noi ragazzi giovani.Pigalle,Montnartre,Saint Denis,luoghi ove era facile imbattersi in baroni tosti,un grosso evviva al tuo scrivere da parte (Grazie) di un tuo compagno di avventure.Ne parleremo più a fondo quando verrai a mangiare lo zighini qui da me.Con tanto affetto.EEAA.Antonio.P.S.Stasera inviero una foto a Silvano che ha a che dire con il periodo in questione.

Con la macchina del tempo di Annamaria a Parigi mi son capitati due guai .Il primo è l'abbuffata di ostriche dell'Atlantico e caviale del Volga ,seguite da abbondanti bevute di Dom Perignon al Moulin Rouge e dopo al Lido .Mi sono trovato in mattinata in un letto d'ospedale di Parigi con un'intossicazione ed il portafogli vuoto , ripulito da quella sciarmuttella parigina che mi accompagnava .Fredigrafa !Io credevo che avesse perso la testa per me .Invece l'aveva persa per il mio portafogli ed il mio bastone da passeggio .Ma che c'entrava il bastone ?Centrava .E come c'entrava .In ospedale del bastone ( che mi aveva prestato , per l'occasione , un barone siciliano facoltoso e mio amico e conterraneo ) nesuna traccia a causa del suo prezioso pomello in madreperla .
Dopo essere uscito dal nosocomio , che pareva un manicomio, mi recai in ambasciata ed andai a trovare il cugino del predetto barone , il quale era consigliere ed attachè della legazione italiana,al quale raccontai la mia disavventura .Quello capi' il nocciolo del problema è mi presto' alcune migliaia di franchi .
Rientrai in albergo e dopo essermi cambiato con un bel vestito di lana per il pomeriggio , indossato il cappotto con collo rivestito di pelliccia e coperto il capo con una bombetta made in London ( tutta roba del'amico barone )uscii.Presi una carrozza e scesi in place de la Concorde ( ove alcune decine d'anni prima avevano decollato il re e la regina di Francia )e mi recai a trovare un amico , il quale aveva un quartierino nei pressi .Mentre camminavo incontrai un uomo elegantemente vestito, ma con in mano un bastone .Guardai il bastone , lo riguardai con insistenza .Era lui !Fermai quell'uomo , reclamai l'oggetto , con il mio approssimato francese ( in quel momento avrei voluto che ci fosse Antonio) , quello ,sempre con un approssimato francese( era un russo ) mi mando , suppongo , a quel paese .Inaspettatamente spunto' Antonio in divisa da sergente della legione ( si stava godendo la licenza natalizia a Parigi ).A quel punto , incoraggiato dalla presenza del mio amico ,rinnovai al russo la richiesta di restituzione del bastone .Quello ,infastidito mi schiaffeggio' con un guanto ed io risposi con un calcio in uno stinco .Antonio si mise di mezzo , parlò con il russo e poi si avvicinò dicendomi : " Francesco , lo straniero ha detto di avere , in mattinata , comprato il bastone da una ragazza .Ha capito e vuole restituirti il bastone , ma ad una condizione : un duello." Povero me , pensai , per questo mi ha schiaffeggiato con il guanto .Ma io di duelli non me ne intendevo : sciabola o pistola ? Al massimo sapevo usare bene 'u cudiettru e la lupara .Per farla breve scelsi la sciabola , pensando che era affine al coltello , solo che era piu' lunga .Era necessario il duello , in quanto l'avevo offeso , dicendogli "Larron" ( ladrone ), mi disse Antonio . E poi era un duca russo e pretendeva soddisfazione .Il duello venne fissato l'indomani mattina ale ore 6 in un luogo del Bois de Boulogne ed Antonio mi avrebbe fatto da padrino .
La sera ad Antonio confidai di lasciare subito Parigi e rinunciare al bastone , in quanto non ero pratico di duelli .Gli dissi che ero pratico solo di duelli rusticani con il coltello o la lupara .Lui mi sconsigliò e mi prese per codardo .Ebbi un sobbalzo di dignità e non parlai piu' di fuga .Quella sera incontrammo in un ristorante SILVANO ed AGAU .Chiedemmo loro il motivo della loro presenza nella capitale francese .SILVANO , appassionato collezionista di farfalle , aveva sentito che la famosa ed introvabile farfalla verde eritrea si trovava a Parigi , mentre AGAU , il mistico , era alla ricerca dei siti dei Templari per la ricerca del S.Graal .Al riguardo , Silvano ci confidò che in realtà era alla ricerca disperata di una danzatrice , conosciuta nell'isola di Giava , con la quale c'era stato del tenero .Un bel giorno la ragazza esotica , chiamata Mata Hari , fuggì da Giava, piantandolo , per tentare la fortuna come danzatrice giavanese a Parigi .Agau , disperato , da un mese , cercava la sua bella in tutti i locali della città .

L'indomani mattina puntualmente eravamo tutti sul luogo prestabilito .Una mattinata freddisima ed umida .Terribile fu per me toglirmi il cappotto e la giacca , perchè la prassi voleva che si ci doveva battersi solo in camicia .
camicia .
Oltre a noi duellanti c'erano i padrini , una specie di arbitro ed un medico .
Potete immaginarvi il mio stato d'animo , anzi la paura di essere infilzato in pieno petto .Raccomandai la mia anima e "ringraziai" Annamaria e la sua maccina del tempo . Il duello inizio'.poche battute e mi ritrovai ferito al petto , pero' di striscio .L'avversario , capendo che ero alla mia prima esperienza , fu generoso colpendomi leggemente e trasversalmente il petto per poi gettare la spada a terra .Era soddisfatto .Aveva lavato l'offesa con un poco di sangue .Il medico , non essendo una ferita grave , mi medicò e mi fascio' .Io , a parte la ferita , ero preocupato , ma molto preoccupato .Poi vi dirò il motivo .Il duca ,signorilmente ,mi restitui' il bastone e mi saluto'stringendomi la mano .Quando io ed Antonio ci sedemmo nella nostra carrozza gli chiesi che tempo ci volesse per arrivare in albergo .Lui mi risposi che non c'era premura , perchè , prima , ci saremmo dovuti fermare in un bistrot per il caffe' e la prima colazione .Io , energicamente , gli gridai che avrei dovuto raggiungere , con la massima sollecitudine l'albergo e , precisamente , il bagno.Prima d'iniziare il duello , me l'ero fatta addosso .Ecco qual'era la mia preoccupazione !
Vedi , Annamaria , quanti guai con il tuo 1910 ?
Comunque , non te ne voglio .E' stata un'esperienza , ma salata per le mie magre possibilita' in quei tempi .
Annamarì , non è che il prossimo anno mi porterai al 1311 in pieno medio evo ?
EEA Francesco

[justify]Si è vero, dopo il letargo pomeridiano mi vado a leggere tutte le stanze e mi diverto con voi. Belle le vostre chiacchere di oggi, bellissime....Il Moulin Rouge, Francesco in frack e con il bastone da passeggio....l'anno di nascita della Mamma (anche te ANNAMARIA, ora sotto le feste ricordi quegli anni, quei genitori, quei luoghi....) Che nostalgia di tutto e di Tutti! E' stato un bene che ti sia scivolato il dito....e siete stati bravi a fare di quella scivolata una favola del passato! Grazie, vi ho letti con emozione..... E AGAU? Questo è un tradimento per bacco! Che facciamo? Ci scherziamo ancora sopra? Vi saluto tutti quanti, ci si scrive domattina. Ciao ANTOINE bonne nuite! SILVANO, lavora lavora...e te FRANCESCO torna da Parigi...i piccoli Consolo ti aspettano! Buona notte, buona notte.....Notte! [/justify]

Antonio,che piacere,come sta Rosetta? L'ultima volta che l'ho vista è stato a Bologna a casa dell'Alfreda Parmiggiani.Noi compagni di classe ci si riuniva ogni anno a Bologna,ma poi Alfreda ha subito un'operazione al cuore e tutto è finito,peccato!Comunque ci si ricorda sempre con affetto.Quando la vedrai dalle un bel bacione da parte mia.
Per quanto ci riguarda ci si sente quotidianamente.Ciao

Si cara Annamaria,sapessi quanto anche per me sia diabolico questo aggeggio.Tu per lo meno scrivi in un buon italiano.Verissimo Francesco è fatto per deliziare con i suoi scritti,sono divertenti e fatti bene,poi la sua cultura mi incanta.La Wania poltrisce fin dopo le cinque perciò la leggeremo stasera o domani.Tanti saluti da mia zia Rosetta.EEAA.Antonio.