Olive di Gaeta

...sei sempre esagerato .

Chi, in vita sua, non ha cucinato i banali “Spaghetti alla puttanesca” o gli “Straccetti alla marinara” senza aggiungere le olive più gustose d'Italia?

Conservate in salamoia, non vengono preparate attraverso ricette particolari.

Vengono scelte tra le olive locali, lavate e lasciate in acqua per 2 giorni.
Poi, vengono messe in un recipiente qualsiasi, coperte con acqua fredda, e salate (circa 65 grammi di sale a chilo) e lasciate in ambienti freschi ed areati.
Dopo 3 o 4 mesi sono pronte!

Evidentemente, la loro bontà non è dovuta al metodo di lavorazione, ma alla materia prima!!!

Innanzitutto, l'oliva di Gaeta, infatti, non è nera, come tutti credono, ma è quasi violacea.
Il suo sapore, poi, è leggermente acetato, inimitabile.

Poi, che siano le "semplici" Gaeta o che siano quella della specie “cultivar” locale, leggermente più affusolate, o siano della specie “itrana”, più tondeggianti, le olive di Gaeta traggono la loro bontà dall'ambiente da cui provengono.

Saranno i Monti Aurunci, sarà il mare del Golfo, sarà il sole, magari anche sarà anche il turismo a renderle così buone...

De facto, restano uniche ed utilizzate dagli chef, e non, di tutto il mondo.


Tutti questi fattori determinarono la famosa e cruenta guerra dei cent'anni che verrà ricordata dai posteri come la:

Meditate gente!, Meditate!

Quì Silvano in - Diretta dalla terra della Maga Circe - !!
a voi Forum!

Gente , datevi una calmata .
Che casino per un poco d'olive !
E , anche te , Silvà , un poco di decoro e sii meno goloso .
Nessuno di voi si è preoccupato di conoscere se questo frutto , così conteso , potesse essere degno oggetto di una diatriba quasi violenta , da sfida in singolar tenzone .
Questo nobile frutto , impropriamente detto " olivo di Gaeta " , in realtà è la famosa "oliva Itrana" od "oliva Trana".In realtà viene commercializzata con la denominazione di "oliva di Gaeta ", perchè Gaeta era,una volta ,una terra ricca di uliveti , prima che , per motivi commerciali ,le coltivazioni ad ulivi , lasciassero il posto attività più redditizie .Pertanto la coltivazione venne trasferita nella vicina Itri e dintorni , in collina ad un tiro di schioppo da Gaeta .Il nuovo sito ha avuto il merito di emulare le caratteristiche del frutto di Gaeta .
Ecco la verità .Parola di un conoscitore della zona essendo vissuto , per qualche anno ,nella vicina Cassino .
Il frutto verde viene raccolto nel mese di novembre , come in Sicilia ,e destinato sia alla produzione per l'olio che
alla consumazione a tavola .Quest'ultime vengono messe in salamoia ed assumono il caratteristico colore rosato .
Le olive così trattate possono egregiamente adattate all'insalata , alle fettine di carne alla "pizzaiola"assieme ai capperi oppure aggiunte al baccalà .Sto uscendo fuori tema ,perchè questi sono argomenti relativi ad un'altra nota stanza .
Curiosità : L'"auliv a la ott" (l'oliva in botte), come si dice in dialetto locale, viene commercializzata in appositi contenitori ( vetro o plastica )immersa nella salamoia .
Giacì e Silvà , correggetimi se sbaglio .
Eccovi , o contendenti , accontenati .

P.S. Senza offesa , le olive della Sicilia sud-ovest sono un'altra cosa , sono più carnose .

Ma come reagisci male , o ingordo d'olive !
Manco se fossero perle pescate nel Mar Rosso .
Chissà se Santa Postinia , protettrice dei pacchi postali smarriti ,vista la tua concupiscenza in merito , possa punirti in modo esemplare dando la giusta soddisfazione ai diseredati di quelle olive .
Te lo meriti , perchè sei un degno esemplare di uno dei sette peccati capitali : LA GOLA !
Non me ne avere .

Cara Annamaria,
Apprendo con piacere che sei rientrata felicemente alla base senza alcun disguido.
Per la venuta a Firenze ho preferito l'auto in quanto non abito a Bologna, dove lavoro, ma a 30 Km. di distanza e ho voluto evitare di essere legato ad orari ferroviari. Se fosse nevicato sì che avrei optato per il treno ma essendo stata in complesso una bella giornata mi è andata bene anche così.
Dopo aver felicemente superato il tiro incrociato di domande a cui mi avete sottoposto, a turno, tu e la Wania, per sincerarvi che fossi veramente un asmarin/massauin verace, e non un infiltrato, le cose da dirci erano tante che 6 ore son volate senza accorgersene.
Per le foto sto iniziando a lavorarci e quando tutto sarà OK le vedrete nel Forum.
Un po' di suspense non guasta...
Per le olive di Gaeta, ti rammarichi per il mio atteggiamento ...egoistico, dicendo alla Wania di non preoccuparsi che avresti provveduto tu con olivette "Taggiasche", ma il mio insorgere era verso "Cin Cin" e no verso la Wania.
Il Sig. "Cin-Cin", nome ben augurante, dopo un silenzio di due mesi, appena sente profumo di olive Gaetane, si presenta tosto con un molto laconico.
Che al Silvano non promette nulla di buono!
Ecco il perchè ed il percome della mia...energica reazione
a meno che....tu sappia che tal "Cin-Cin" sia un pseudonimo della Wania e se così fosse, le cose cambiano e non mi sarei certo accollato le spese folli per schierare esercito, aviazione, marina a difesa del prezioso pacchetto! Anzi, avrei organizzato una sosterella in Via de' Cairoli, in quel di Firenze, per farne partecipi gli abitanti del No. 32!
Annamaria te forse sai cose che io ignoro!
Il Giacinto accenna ad un certo Armando Lazzarini...chi era costui? figlio del titolare del cine Impero?
Ti lascio ché, avendo rintracciato il No. di telefono del Giacinto, provo a telefonargli.
Annamaria ti saluto e tienmi informato sul trasferimento dei nastri sul CD.
Silvano

Può essere...