Ben trovati buona domenica, ci trovhttp://wwiamo in cattedrale fra poco, a dopo.

E si, Francesco, io ho creduto che me l'avessi mandato cosi' il tuo articolo, mi sembrava monco ma ho pensato che il taglio l'avessi voluto te! Rimedieremo.
Pensare all'Eritrea di oggi piange il cuore, infatti noi siamo i nostalgici di quell'altra Eritrea, non ti abbattere. Per questa Eritrea non possiamo fare nulla, mi sa che B.D'ORO non voglia aiuti, interferenze di nessun tipo, vuol fare da sé . Del resto il Paese è suo......posso dire s'impicchi?
Di salute come stai, e in Continente quando torni, non ci hai più detto nulla.....perché? Un caro saluto ciao cisi

Ciao WANIA, sono veramente amareggiato di quanto sta accadendo in Eritrea ed il mio pensiero va alle popolazioni che soffrono.
Quella terra è diventata, con quel regime dittatoriale, una nazione isolata dal resto del mondo.
solo stamani mi è giunto il ns Maitaclì ed ho visto pubblicato il mio racconto, ma mancano alcune pagine di seguito che le invio , tramite email, presso il tuo indirizzo elettronico.
un caro saluto
eea

Cosa sta succedendo in Eritrea? LUI, "veni vidi vici" vuole ripulire il suo Paese, la sua Nazione- possiamo dire- renderla autonoma e tutta di razza pura ! Noi che siamo nati e cresciuti in quella magica Terra, come dice Francesco, ne soffriamo nel vedere i mezzi che usa, ma i mezzi per sfrondare le razze sono quelli. Quanta tristezza e quante lacrime. L'Eritrea oggi non è più l'Eritrea dei nostri tempi, è un'altra Eritrea. Lo dice anche Giovanotti rispondendo a Quirico: "Io canto un'altra Eritrea" dice. Caro Francesco e caro Silvano è un gran dispiacere sentire certe cose, sono con voi, ma com'è che io continuo ad amare quella Terra e quella gente, con la stessa intensità di sempre? Amo la Terra e la gente di allora di quell'altra Eritrea e piango questa Eritrea qui. Ciao a tutti, buona giornata e a rileggerci presto

Caro SILVANO, anch'io ho sentito, ma da un'altra fonte, circa la mancata liberazione dei prigionieri di guerra etiopi, da parte del governo eritreo.
Strana nazione quella eritrea, ove dal maggio del 1993 (data dell'indipendenza), risulta soggiogata, de facto, da una dittatura totalitaria, che paralizza la crescita economica in un Paese che non ha avuto pace e stablità dai primi anni '50 in poi.
Suppongo che gli eritrei se la passavano meglio soltanto durante il periodo coloniale fino alla unione federale con l'Etiopia del 1952.
Durante il mio breve soggiorno nel 2004, notai che qualcosa non quadrava, visto il comportamento degli eritrei.
E' un gran dispiacere sentire certe cose, sopratutto. per noi nati e cresciuti in quella magica terra!
Un caro saluto


EEA

Buongiorno a tutti gli amici del "MaiTaclì-Forum" !
appena avviato il PC mi è arrivata in automatico la Pagina del MaiTaclì.
Quindi ho pensato che "l'Uccellin che vien dal mare", mio personale e stretto informatore, volesse che mi informassi al riguardo.
Difatti dopo la triste notizia della chiusura immediata, senza alcun preavviso e senza alcuna espressa motivazione, riguardante la chiusura improvvisa di tutte le scuole, di tutti gli ospedali e di tutte le infermerie Cristiane è scesa una strana e misteriosa cappa di silenzio e/o di censura sull'accaduto.

Cosa sta accadendo in Eritrea?

Si sussurra, si bisbiglia che nel trattato di Pace firmato fra "Eritrea e Etiopia" non vi sia alcun accenno sul p/b dei prigionieri, di guerra e/o civili!
Che fine han fatto i prigionieri? Come stanno? dove sono? Perché nessun ne parla?
Mi auguro che tale "impasse" possa essere superato velocemente senza ulteriori ostacoli.

Caro Francesco ho letto il tuo articolo sul "REDUCE" dove descrivi molto minuziosamente le peripezie che al seguito della tua famiglia hai dovuto affrontare per raggiungere da Gondar Asmara. Grazie per averci informato di questo tuo viaggio avventuroso che possiamo inserire neil'Album dei nostri ricordi. Grazie ancora un caro saluto a voi tutti.

Ciao