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EUCALIPTUS QUATTRO

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20/03/2017 10:38 #27779 da La Sirocchia
Ciao Francesco, pensi che il pesto genovese piacerebbe ai signori migranti? E chissene...

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20/03/2017 10:36 #27778 da La Sirocchia
Come non mi ricordo di Nora Canè? Ne buscai come un ciuco! Nora avrà avuto anche la tua età ma se te la ricordi era più alta di te di almeno una spanna, larga come un armadio a due ante e avvezza alle risse...cosa per noi sconosciuta, se ti ricordi noi andavano avanti a "grazie" e "prego" bei tempi, anche se ne buscai fu per una giusta causa, infatti ti ricordi ancora che corsi in tua difesa e ciò mi basta per dire di non essere mai stata sconfitta, se non solo in apparenza. Ricordi buffi ma con significato, vale la pena di non dimenticare..

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20/03/2017 00:09 #27777 da Francesco
Buongiorno,
io invece ho preparato, avendo trovato il primissimo basilico, pesto alla genovese con pappardelle.

EEA

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19/03/2017 09:35 #27776 da wania

Allegato domenica.jpg non trovato







BUONA DOMENICA E BUON APPETITO A TUTTI!! PROPRIO TUTTI!!!
Allegati:

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18/03/2017 09:27 #27775 da Francesco
DA LIBERO, 18 MARZO 2017
<< Trento, la rivolta degli immigrati contro i volontari: "Vogliamo cibo africano e camere singole"
Noi li accogliamo, loro ci sputano addosso la rabbia. A Trento gli immigrati dettano legge e chi non la pensa come loro, può anche andare al diavolo. In settanta, quasi tutti africani, si sono rivoltati contro i volontari e gli operatori della Croce Rossa: si sono chiusi dentro l’ex caserma dell’esercito Damiano Chiesa che li ospita, nella zona sud della città, e hanno posto le loro condizioni. I malcapitati assistenti italiani che sono riusciti a entrare, dopo lunga trattativa, per accudire chi era malato, sono stati sequestrati, e tanti saluti.
La protesta è cominciata martedì sera, ma la notte non ha portato consiglio. Anzi: ieri mattina i richiedenti asilo erano più agguerriti di prima e dalle 7 in avanti è stata un’escalation di tensione. Prima sono arrivate le forze dell’ordine, vigili e polizia, poi attorno alle 9 è arrivato il dirigente provinciale delle politiche sociali, Silvio Fedrigotti, ad ascoltare, grazie all’intervento di un traduttore, le richieste dei rivoltosi.
I profughi non gradiscono la struttura di via Fersina, che definiscono «una prigione». Non vogliono stanze da quattro, ma suite singole da grand hotel, dove ognuno può avere il suo spazio e fare i cavoli propri ad ogni ora senza preoccuparsi del vicino di letto. Meglio se c’è il wi-fi e se si può navigare no limits, tanto paga la Provincia di Trento, cioè i trentini. Il cibo deve essere made in Africa altrimenti lo buttano o, se proprio non possono gustare le specialità di casa loro, almeno che sia variato ogni giorno, pretendono i portavoce della protesta. Insomma, gli chef delle cooperative che gestiscono l’emergenza migranti prendano spunto da Cracco, vedano qualche puntata in più della Prova del cuoco di Antonella Clerici, s’impegnino, sperimentino nuove ricette per palati fini perché i richiedenti asilo sono esigenti e continuano a lamentarsi che da quando sono in Italia non hanno ancora assaporato una cucina da tre stelle Michelin. E sono furiosi.
Poi hanno fretta. Vogliono sapere subito i tempi di discussione della loro domanda di asilo. «Quando i nostri casi saranno affrontati dalla commissione?», scandiscono di fronte alle autorità italiane elencando la loro lista dei desiderata da soddisfare immediatamente. Terza pretesa: equiparare i tempi di discussione e accoglienza della domanda di asilo che a Trento sono più lenti rispetto ad altre parti d’Italia, come la Sicilia o Napoli dove loro hanno conoscenti, anch’essi profughi, a cui la pratica è già stata sbloccata. «I nostri amici hanno fatto più veloce, mentre noi qui dobbiamo aspettare e trascorriamo più di un anno in questo campo di concentramento prima di essere chiamati». Perfino gli africani hanno capito che non funziona sempre tutto allo stesso modo nel nostro Paese e ci bacchettano, ci danno lezione su come bisogna fare: «In Italia dovrebbero esserci le stesse regole in ogni regione e noi vogliamo sapere perché alcuni vanno in commissione prima e noi dopo. Questo è un problema».
rappresentanti della Provincia di Trento hanno ascoltato e preso nota. Qualcuno dei rivoltosi, calmati gli animi, si è fatto avanti anche in modo pacifico e ha spiegato in italiano il perché di questa situazione giudicata ormai non più tollerabile. Nel gruppo, oltre alla cinquantina di africani, che sperano in una condizione migliore, anche pachistani e afghani fuggiti dalla violenza dei talebani e ormai parcheggiati da un anno in questa caserma dismessa dove ieri si è sfiorata la rissa. «Abbiamo una sola infermiera per trecento persone», ha spiegato un rifugiato ai cronisti locali, che hanno filmato le scene di ordinaria follia di ieri mattina, con le recinzioni spezzate e il divieto d’ingresso al personale della Croce Rossa. Soltanto nel pomeriggio la situazione è tornata alla normalità, anche se per il segretario trentino della Lega, Maurizio Fugatti, «il caso è ormai fuori controllo». Il Movimento nazionale per la Sovranità chiede a gran voce le dimissioni dell’assessore provinciale, Luca Zeni, «che non sa gestire l’emergenza migranti e si dimentica che sono in Italia a spese nostre». Replica dell’assessore e del presidente Ugo Rossi: «Nel campo della protezione internazionale il Trentino sta rispondendo a una precisa richiesta dello Stato. È paradossale che proprio qui, dove l’accoglienza viene gestita con serietà, vi siano alcuni migranti che non riconoscono, o non vogliono riconoscere, tale impegno». >>.
di Brunella Bolloli
Mio commento
Sbarcano con le facce tristi e disfatte, mentre i nostri ex marinai (quelli addetti 24 ore su 24 sulle navi), li accolgono (li salvano dalla procella dell'ex mare nostrum), li rifocillano, li vestono, li calzano,......insomma un poco di tutto per dare loro un portamento più civile e consono ai luoghi loro destinati. Subito, ancor prima di mettere piede nelle banchine viene loro distribuita una card telefonica che loro inseriranno nei loro immancabili smarthphone con relativi auricolari di colore bianco.
A proposito, sento che c'è gente che proviene dalla jungla profonda e che non parla nè inglese e nè francese.......anche questi usano lo smartphone.....mi pare strano.....quì gatta ci cova!
Gira la voce che tutti questi presunti profughi possiedano un apparecchio telefonico......non sarebbe, per caso, uno strumento a corredo degli indumenti e calzature ( firmate Adidas, Lacoste o Benetton) loro distribuiti con estrema generosità dalle autorità? Tanto paga "Pantalone"...... 3 miliardi e 800 milioni di euro previsti per il 2017! Caspita, sarebbero bastate per adeguare le pensioni di una metà degli italiani.........invece le nostre pensioni restano al palo dal 2011, per l'effetto Monti. Prima i profughi e poi, se ne restano, qualche briciola agli italiani. Ma, non vi fate illusioni, non resta un tubo!
Gli italiani non devono lamentarsi più, perchè hanno il sacrosanto dovere solo di pagare, pagare, pagare e loro a magnare, magnare, magnare....!
Dopo qualche giorno, messa su un poco di pancetta sull'addome, perche loro magnano, magnano, non fanno un tubo, da mane a sera, ed hanno pure il tempo di lamentarsi.
Le loro facce si fanno più serie, anzi aggressive (non dovremo dimenticare da dove vengono......) ed è risaputo che il " loro dolce non far niente" è padre di tanti, ma tanti cattivi pensieri, come dire che "l'ozio è padre dei vizi"!
E, così iniziano a ribellarsi e pretendere anche la luna nel pozzo,..... "tanto, basta fare la voce grossa che si ottiene tutto!"
Non succede nulla, anche se questi si macchiano del reato infame del "sequestro di persona". Loro possono far tutto, prendere autobus, treni e non pagare il biglietto, possono violentare le nostre donne, possono rubare, malmenare, trasformasi in venditori ambulanti abusivi e vendere mercanzia taroccata ....insomma, possono far tutto, senza che qualcuno di essi paghi!
Essendo questi centri abitati da uomini e donne di diverse etnie, culture, lingue,......ogniuno di essi pretenderebbe cibi del loro paese. Cio' pare impossibile.....ma si potrebbe optare per offrire a questi si-gno-ri il cibo ordinato a la carte....!

EEA

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18/03/2017 09:26 #27774 da Francesco
SIROCCHIA, anch'io frequentavo il Quirinetta per andare sulle "rotelle". Chissà quante volte ci saremmo incontrati, magari pattinando (ero una frana). Ricordo che c'era una comitiva di giovani della vostra età che pattinavano allegramente facendo anche il "treno", come ricordo che noi ragazzotti ci "dilettevamo" a seminare sassolini nella pista per farvi fare il capitombolo.

WANIA, no io non litigavo, scherzavo....e tu ti offendevi spesso non percependo il mio umorismo.
A proposito hai notizie del professoro Erasmus de Pampuriis?
Ma chi si nascondeva dietro il professoro?
Il professore era un nobile come evidenziata dalla particella minuscola, che precede il cognome.

EEA

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