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Mi presento |
30/08/2016 07:37 #27185
da Francesco
GIACHI 67, vada nella stanza Eucaliptus 3 post 27184.
EEA
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29/08/2016 11:02 #27179
da giachi67
Dal momento che sto cercando di redigere una piccola sorta di biografia di Monsignor Testa (Padre Zenone) vi chiedo ancora se potete riportare qualche fatto che lo riguardi, che vi ha visti partecipi, oppure che vi è stato riportato.
In particolare qualcosa riguardo all'incidente stradale occorsogli nel 1965 a Cheren, con Padre Angelico e altri e altri avvenimenti fino al 1969, anno della rinuncia all'incarico per gravi motivi di salute.
Qualora riuscissi a portare a termine questo lavoro, vi chiedo se è possibile pubblicarlo qui...
Ringrazio fin d'ora quanti potranno aiutarmi nella ricerca.
Cordiali saluti, Giacomo Testa.
In particolare qualcosa riguardo all'incidente stradale occorsogli nel 1965 a Cheren, con Padre Angelico e altri e altri avvenimenti fino al 1969, anno della rinuncia all'incarico per gravi motivi di salute.
Qualora riuscissi a portare a termine questo lavoro, vi chiedo se è possibile pubblicarlo qui...
Ringrazio fin d'ora quanti potranno aiutarmi nella ricerca.
Cordiali saluti, Giacomo Testa.
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21/03/2016 19:17 #26611
da giachi67
Ti ringrazio Silvano, mi permetto di darti del tu, per questa bella testimonianza sul mio prozio che, purtroppo ho avuto la possibilità di conoscere solo quando era già gravemente ammalato.
È stato presente al mio battesimo (mi ha battezzato Padre Angelico Woldezion che era con lui) e
di quando era ancora in salute ricordo, allora avrò avuto 4/5 anni, una passeggiata in paese con lui che mi conduceva per mano...
Come mi è stato detto più volte e le vostre testimonianze confermano, la sua vita l'ha spesa particolarmente dedicandosi alla crescita dei bambini e ragazzi.
Per concludere, le sue spoglie riposano a Vertova (Bg) suo paese natale, dove anch'io risiedo.
Con gratitudine, Giacomo Testa
È stato presente al mio battesimo (mi ha battezzato Padre Angelico Woldezion che era con lui) e
di quando era ancora in salute ricordo, allora avrò avuto 4/5 anni, una passeggiata in paese con lui che mi conduceva per mano...
Come mi è stato detto più volte e le vostre testimonianze confermano, la sua vita l'ha spesa particolarmente dedicandosi alla crescita dei bambini e ragazzi.
Per concludere, le sue spoglie riposano a Vertova (Bg) suo paese natale, dove anch'io risiedo.
Con gratitudine, Giacomo Testa
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21/03/2016 12:02 - 21/03/2016 12:10 #26610
da Narrante
Caro Giachi67. Ci chiedi di parlare di Padre Zenone.
Padre Zenone fu, in quei momenti difficili della Colonia Eritrea, il nostro Parroco e noi eravamo i ragazzi della Cattedrale.
Per noi fu una guida di riferimento sia per ciò che concerneva l’attività religiosa sia per il deciso incoraggiamento che sapeva fornirci con le sue sagge e decise parole.
Durante la Messa domenicale dei ragazzi, che iniziava alle 8,30, quando saliva sul pulpito per iniziare la predica, con la sua ampia voce raggiungeva ogni angolo della Cattedrale, gli altoparlanti non erano ancora stati installati, ed iniziava inequivocabilmente con la frase:
Elargiva parole di conforto per coloro che avevano i genitori periti in guerra, feriti, o fatti prigionieri e portati nei campi di concentramento in Kenya o anche in India.
Padre Zenone rincuorava noi ragazzi usando parole semplici ma che andavano dritte al cuore.
Incitava la fratellanza e l’aiuto reciproco fra i vari "Credi Religiosi" .
Nei confronti delle altre Chiese, quella Islamica e quella ebrea ebbe sempre parole benevole e non ci furono mai screzi in tal senso.
Con la Chiesa Copta Ortodossa i rapporti erano ovviamente improntati alla massima fratellanza e
ed anzi ne sottolineava le affinità che le univa alla nostra Chiesa Cattolica, Apostolica Romana.
Padre Zenone ci conosceva tutti per nome e ricordava anche i nomi dei nostri genitori che aveva imparato a conoscere durante il periodo delle visite casalinghe per la Benedizione Pasquale.
Gli ultimi anni della mia vita in Eritrea, li trascorsi a Massaua, e quando venne il periodo del rientro in Italia, lo andai a salutare.
Mi disse: Silvano guarda che tu non parti se prima non fai la Cresima qui nella nostra Cattedrale.
Difatti mia mamma preferiva che per la Cresima fosse stato prescelto un parente e non uno sconosciuto.
Fu quindi fatta richiesta di procura a distanza a nome di zii e zie fratelli e sorelle della mamma.
Stante la guerra, i documenti per la procura non arrivarono in tempo e quindi sia io e mio fratello, fatta la comunione, non potemmo essere cresimati.
Padre Zenone ricordava ciò e mi disse: Silvano guarda, porta due amici che stimi, e fra due giorni passa da me in Cattedrale, farai la Cresima nella cappelletta privata di Mons. Marinoni. E così fu.
Quando qualche anno dopo lo incontrai a Roma, era accompagnato da un segretario, e non feci caso che aveva gli abiti da Monsignore, continuando a chiamarlo Padre Zenone.
Il segretario cominciò a guardarmi severamente, dicendo alla fine guarda: che è stato nominato Monsignore. Padre Zenone gli disse: non faccia caso io per loro sarò sempre il Padre Zenone che hanno conosciuto…e ciò mi fa sempre piacere.
Difatti noi tutti del MaiTaclì e altri amici che ci trovammo all’Asmara a quei tempi, continuiamo a chiamarlo affettuosamente Padre Zenone.
Qui di seguito riporto qualche link dove lo ricordiamo con affetto.:
Un caro saluto,
Silvano.
P.S. Sapresti dirci dove giacciono attualmente le sue spoglie?
Padre Zenone fu, in quei momenti difficili della Colonia Eritrea, il nostro Parroco e noi eravamo i ragazzi della Cattedrale.
Per noi fu una guida di riferimento sia per ciò che concerneva l’attività religiosa sia per il deciso incoraggiamento che sapeva fornirci con le sue sagge e decise parole.
Durante la Messa domenicale dei ragazzi, che iniziava alle 8,30, quando saliva sul pulpito per iniziare la predica, con la sua ampia voce raggiungeva ogni angolo della Cattedrale, gli altoparlanti non erano ancora stati installati, ed iniziava inequivocabilmente con la frase:
Cari Fratelli!
E poi affrontava i vari argomenti, sia di carattere religioso, sia di cose relative alla vita cittadina.Elargiva parole di conforto per coloro che avevano i genitori periti in guerra, feriti, o fatti prigionieri e portati nei campi di concentramento in Kenya o anche in India.
Padre Zenone rincuorava noi ragazzi usando parole semplici ma che andavano dritte al cuore.
Incitava la fratellanza e l’aiuto reciproco fra i vari "Credi Religiosi" .
Nei confronti delle altre Chiese, quella Islamica e quella ebrea ebbe sempre parole benevole e non ci furono mai screzi in tal senso.
Con la Chiesa Copta Ortodossa i rapporti erano ovviamente improntati alla massima fratellanza e
ed anzi ne sottolineava le affinità che le univa alla nostra Chiesa Cattolica, Apostolica Romana.
Padre Zenone ci conosceva tutti per nome e ricordava anche i nomi dei nostri genitori che aveva imparato a conoscere durante il periodo delle visite casalinghe per la Benedizione Pasquale.
Gli ultimi anni della mia vita in Eritrea, li trascorsi a Massaua, e quando venne il periodo del rientro in Italia, lo andai a salutare.
Mi disse: Silvano guarda che tu non parti se prima non fai la Cresima qui nella nostra Cattedrale.
Difatti mia mamma preferiva che per la Cresima fosse stato prescelto un parente e non uno sconosciuto.
Fu quindi fatta richiesta di procura a distanza a nome di zii e zie fratelli e sorelle della mamma.
Stante la guerra, i documenti per la procura non arrivarono in tempo e quindi sia io e mio fratello, fatta la comunione, non potemmo essere cresimati.
Padre Zenone ricordava ciò e mi disse: Silvano guarda, porta due amici che stimi, e fra due giorni passa da me in Cattedrale, farai la Cresima nella cappelletta privata di Mons. Marinoni. E così fu.
Quando qualche anno dopo lo incontrai a Roma, era accompagnato da un segretario, e non feci caso che aveva gli abiti da Monsignore, continuando a chiamarlo Padre Zenone.
Il segretario cominciò a guardarmi severamente, dicendo alla fine guarda: che è stato nominato Monsignore. Padre Zenone gli disse: non faccia caso io per loro sarò sempre il Padre Zenone che hanno conosciuto…e ciò mi fa sempre piacere.
Difatti noi tutti del MaiTaclì e altri amici che ci trovammo all’Asmara a quei tempi, continuiamo a chiamarlo affettuosamente Padre Zenone.
Qui di seguito riporto qualche link dove lo ricordiamo con affetto.:
Un caro saluto,
Silvano.
P.S. Sapresti dirci dove giacciono attualmente le sue spoglie?
Ultima Modifica: 21/03/2016 12:10 da Narrante.
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13/03/2016 14:43 - 13/03/2016 14:45 #26595
da giachi67
Grazie per la tua testimonianza Agau, e visto che mi sono permesso di sbirciare il tuo profilo, permettimi di augurarti un felice compleanno.
Ultima Modifica: 13/03/2016 14:45 da giachi67.
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13/03/2016 14:38 - 13/03/2016 14:45 #26594
da giachi67
Non credo di essere in grado di arrivare a redigere una biografia, però spero almeno in un piccolo opuscolo...
Sicuramente è con piacere terrò conto della tua prenotazione Francesco .
Grazie per la collaborazione.
Sicuramente è con piacere terrò conto della tua prenotazione Francesco .
Grazie per la collaborazione.
Ultima Modifica: 13/03/2016 14:45 da giachi67.
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