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Qualcuno ricorda mio nonno?

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29/06/2015 11:29 #25335 da Francesco
‘On Giacì, ‘un agg scritt “attempati”.
Ti consiglio di aumentare la gradazione nei toi occhiali o di cambiare ottico.
Per luglio e agosto mi è impossibile assentarmi dalla Trinacria causa invasione di indesiderati, ma conto di essere a Napoli per la seconda metà di settembre. Poiché conto di andare a trovare i miei parenti gaetani penso che avrai il privileggio d’incontrarmi.
Salutami i familiari ed i bicchieri “Melotti”.
Statt buon
EEA

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28/06/2015 16:44 #25334 da Giacinto-Matarazzo
Caro Migliori, in quanto a ricordarsi se o meno qualcuno di noi abbia avuto l'occasione o la possibilità di conoscere o aver conosciuto o ricordarsi di suo nonno Marcello Liberati a quei lontani tempi studente e poi sportivo, penso, dopo decenni aver lasciato quella terra e le tante persone con le quali si era in amicizia (in pratica ci si conosceva tutti più o meno e questo in funzione del lavoro o dell'occupazione dei propri genitori), sia molto difficile. Intanto io sono uno di quelli che l'amico Francesco indica come i più "attempati" che navigano in questo sito. Sono del '33 e in Eritrea, a Massaua per l'esattezza, in quanto luogo di lavoro di mio padre, dall'età di 4 anni. Vi sono rimasto fino al 1961 ininterrottamente, anno in cui decisi di rientrare definitivamente in Italia. Vi ho frequentato tutte le scuole sino all'abilitazione nel '52. Dopodiché subito inoltrato nel campo del lavoro.
Una volta rientrato in Italia diciamo che il passato fu quasi buttato alle spalle. E poi diciamo anche che le comunicazioni non volavano come oggi. Ma ci fu un certo Marcello Melani, proprio di Firenze, che ebbe l'idea insieme ad altri ex dell'Eritrea, come lui, di fondare un giornalino, il "MAI TACLI' e propagarlo fra i tanti ex che nel '75 dovettero lasciare di forza quella terra e rientrare in Italia. E come lei sa l'Italia è lunga e poi le distanze ! Come poter mantenere i contatti. Basti pensare che in Eritrea gli italiani provenivano da tutte le regioni d'Italia. E come avrebbero potuto ritrovarsi le vecchie amicizie ? E con quel giornalino iniziarono anche i raduni. E così in tanti ci si ritrovò e si ripresero anche i vecchi contatti avuti laggiù. Non solo ma si fecero anche conoscenze con tanti che non si erano conosciuti laggiù. E con il tempo fu propagato anche un indirizzario dei tanti abbonati al Mai Taclì dove leggo anche il nome di suo nonno Marcello. Ma anche di altri Liberati : Emidio di Roma e Paolo di Verona. Parenti o omonimi ?
Invece il suo bisnonno quale attività o lavoro lo portò ad andare in Eritrea ?
Buona serata
Giacinto Matarazzo

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26/06/2015 23:13 #25326 da Francesco
Ciao Michele, ti rispondo volentieri, ma non sono in grado di potere esserti utile.
Sono nato nato nel '40 e "deportato" in Italia nel '51. Per motivi squisitamente anagrafici
non ho avuto la possibilà di conoscere tuo nonno.
Poichè in questo forum ci sono degli amici che, pur essendo nati all'inizio degli anni trenta, quindi non coetanei di tuo nonno, può darsi che qualcuno di loro l'abbia conosciuto per la sua attività sportiva.
L'unico sport che facevo ( a parte una breve parentesi in una scuola di pugilato) era quello di usare la fionda e menare con le mani quando occorreva.
Un saluto
EEA
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26/06/2015 22:04 #25325 da michele.migliori@yahoo.it
Buona sera a tutti,

mi chiamo Michele Migliori, ho 21 anni e vengo da Firenze, anche se gli impegni universitari mi vedono oramai "cittadino onorario" di Gorizia.

Ho deciso, dopo qualche tempo di riflessione, di scrivere su questo forum per scommessa: ci sarà ancora qualche asmarino/a che si ricorderà di mio nonno, e che magari potrebbe scrivermi due righe circa un ricordo od un esperienza vissuta assieme?

Vediamo un po'....

Mio nonno si chiamava Marcello Liberati, nato a Roma, classe '22. Trasferitosi ad Asmara intorno al 1936, per via del lavoro di mio bisnonno, si iscrive al Liceo Classico. Giocatore di basket eccellente ed egregio studente, rimarrà ad Asmara sino al termine del conflitto. Tornato in Italia si laurea in Giurisprudenza e supera l'esame per divenire notaio.

Purtroppo è venuto a mancare nel Gennaio del 2010. Tuttavia rimangono indelebili, in noi nipoti, i racconti sull'Africa, su Asmara, sul porto di Massaua, sugli amici della giovinezza, con quel pizzico di malinconico "mal d'africa" presente in ogni storia.
Sin da bambini ci teneva che leggessimo il Mai Taclì, che scandiva i suoi mesi.

Spero di sentirvi presto, vi lascio i miei recapiti e... chissà!

Michele Migliori
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