GLI EUCALIPTUS 2

Buon giorno a tutti, Budda è Budda, e ben venga nei nostri pensieri...gli stolti sono stolti, biliosi e ignoranti (nel senso di non "conoscere") Che ci possiamo fare? Ciao e buona giornata a chi se la merita.

Sopporta l'insulto silenziosamente come in battaglia l'elefante la freccia, perché il mondo è di temperamento assai cattivo. BUDDHA


Buongiorno a tutti, a tutti buona domenica ed un pensiero affettuoso.

Buonasera a tutti. SILVANO ma le pietre, le case, le strade, gli acquedotti, le centrali elettriche. la Ferrovia, i bar, i cinematografi, i ristoranti, gli ospedali, le scuole...che lingua parleranno? Quando io sono all'Asmara parlano italiano come italiano parlano gli Eritrei della Casa degli Italiani dove vado a bere il camparino, Santina la sacrestana della Cattedrale e perfino Dongollà, il guardiano, eritreo, che passa le sue giornate davanti alla porticina d'ingresso al chiostro."sei arrivata", mi dice Dongollà e mi stringe in un abbraccio stritolante! !(e un po' puzzolente ma di un puzzo affettuoso) Avrei dovuto dire maleodorante? fa lostesso dài!.....e come parlano italiano gli anziani che siedono accanto a me quando mi vedono riposare sulla scalinata della Fontana di Ghezzabanda....I giovan, i giovanii si sa, non parlano italiano nemmeno gli italiani qui da noi.......

Wania, è un articolo che misi da parte e che fu estrapolato da "Famiglia Cristiana" che ricevetti in omaggio da un conoscente che, ricordando la mia "avventura" Eritrea, pensò di farmi cosa gradita.
Avventuriero non va interpetrato in senso dispregiativo in quanto è tipico di chi va in cerca di avventura...
Ricordo che i nostri emigranti verso l'America, ne subirono di cotte e di crude, e quando si presentò l'occasione dell'Eritrea, cambiarono rotta e iniziarono, di buona lena, rimboccandosi le maniche, la loro avventura africana.
C'era lavoro per tutti! Per gli agricoltori, per i muratori, i fabbri, i macchinisti, gli elettricisti, i calzolai, i carpentieri, i dottori, gli/le infermiere gli impiegati, gli amministratori, gli insegnanti...ecc...ecc...eccc...
Mi piace ricordare che essendo l'Eritrea formata da 9 etnie di lingua, usanze e costumi diversi, tante voltem, per intendersi, parlavano fra di loro usando termini italiani...
Francesco, alias Benito Mansur, la cui vera identità ho potuto più volte individuare tramite "L'IP" (internet provider), avendo letto il racconto dell'Erminia, l'accusa di riferire fesserie in quanto ormai nessuno parla più italiano.
Caro Francesco, anche se ciò accade, si verifica solo in parte in quanto per noi parlano le pietre, le case, le strade, gli acquedotti, le centrali elettriche, la Ferrovia, i bar, i cinematografi, i ristoranti, gli ospedali, le scuole...
Senza tener conto delle scuole italiane che sono ancora presenti e frequentate di buon grado dagli eritrei.
Un saluto a tutti e ombrello a portata di mano per domani....

Eccomi sono tornata. Buongiorno a tutti e buon fine settimana. Bravo Silvano, grazie, ho riletto con molto piacere lo scritto dell'Erminia ed ho rivissuto l'emozione del mio primo ritorno: l'accoglienza in aereoporto, i festosi fraterni saluti in italiano e tante tante tracce della presenza della nostra cultura fra palme, euforbie ed africanissimi palissandri in fiore. Quello che non mi piace è il modo in cui i PIONIERI descrivono gli italiani del 1936. Scrive infatti l'Erminia: disoccupati che non avevano niente da perdere, avventurieri in cerca di fortuna, artigiani e professionisti che s'inventarono una nuova vita...........beh,insomma! Comunque Silvano grazie, trovi sempre il modo di rendere piacevole e familiare questo nostro forum, al quale io sono particolarmente affezionata, (si capisce?) Un saluto a tutti tutti. Bye cisi

Buon fine settimana a tutti ,anche se piove