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GL I EUCALIPTUS

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26/08/2013 09:31 - 26/08/2013 09:53 #19289 da Agau-del-Semien
L'escatologia islamica ricorda un hadith significativo: "Chiunque muoia conservando nel cuore un granello di fede non farà parte degli abitanti dell'Inferno". ( Valido per tutte le religioni)
________________________________________ Un pochetto di cronaca vissuta. La non lungimiranza o l'incapacità del controspionaggio italiano in terra d'Africa Orientale.
Agli inizi degli anni sessanta venni trasferito da Addis Abeba al Sudan e per tre anni scorazzai tra le provincie di Cassala e della Gezira, e due nella provincia di Bahr al Gazal, tra i Dinka. A differenza degli italiani che in A.O.I costruirono strade, fognature, ponti, gallerie, i britannici realizzarono solo una ferrovia ed un porto, Port Sudan, che servivano loro per spedire verso la terra d'Albione, cotone, cereali, pelli, legname e cotone. Allora non vi erano strade asfaltate ma, solo piste tracciate dai mezzi che le percorrevano e le stesse mutavano di settimana in settimana in funzione delle piogge, dei mezzi meccanici che transitavano e dell'habub حُبوُب
NB: Il significato di habub, è granellino di sabbia.
Disponevo di un ufficio a Cassala con annessa abitazione e così nella provincia della Gezira, a Wad Medani, cittadina sul Nilo Blu e zona ricca per la produzione di ottimo cotone dalla lunga fibra. Il lavoro mi portava sovente a contatto con le autorità locali civili e militari e, questo in particolare a Cassala. Ben presto divenni amico del Sindaco di Cassala e del Governatore Militare della intera provincia. Con quest'ultimo condividevo la passione della caccia e con lui potei cacciare anche nella zona del Dinder, normalmente chiusa alla caccia, ma zona ricchissima di tutta la fauna africana essendo appunto parco nazionale.
I. Al-T., cosi si chiamava il mio nuovo amico, persona colta e gentile, aveva frequentato la scuola militare in Scozia e con lui si parla di tanti argomenti. Spesso confrontava l'occupazione britannica del suo paese con la presenza italiana in Abissinia e della differenza che vi era tra le due culture europee. Ammirava molto la bellezza di Asmara dove spesso si recava, anche per visite mediche o in vacanza. In più occasioni viaggiammo assieme in macchina da Cassala ad Asmara.
Durante un nostro trasferimento verso Asmara, ci fermammo a Cheren all'Abergo Senahit per il pranzo, però prima camminammo per le strade della bella località, andammo a bere un aperitivo al Bar Sarasi, e cosi colsi l'occasione di salutare un caro Amico di mio padre, Alessio Riva, figlio di Luigi, che giunse in Eritrea alla fine dell'ottocento dalla provincia di Bergamo.
Al ritorno, Ibrahim mi prese sottobraccio e mi disse: Tu sai che noi sudanesi nel periodo1936 1941 aspettavamo che voi italiani ci deste le armi e i mezzi per combattere dall'interno gli inglesi e liberarci di loro? Mio padre è sempre stato un vostro ammiratore e spesso parlava di questo argomento con Al Mirghani الميرغن, capo della famosa Tarigah طريقة‎ al Khatmiyya.



Mirghāniyya, Al- khatmiyya è una grande Confraternita Sufi, fondata dallo Sharif husainide al-Mīrghānī (1793-1852) e diffusa soprattutto nel Sudan orientale, in Eritrea e in Etiopia. Come tu sai ed hai avuto modo di incontrarli nel loro villaggio vicino a Kassala, ai piedi delle montagne granitiche, la famiglia dei Mirghani ha fondato una importante Tariqah Sufi (confraternita) e il capostipite era Sayid Muhammad Uthaman al- Mirghani al-Khatim e anche la moschea porta il loro nome.
Le capacità dello Shaikh ben presto riuscirono a far breccia anche tra le popolazioni eritree del bassopiano occidentale, tra i Beni Amer, Hadendoa, Cunama, Bileni giungendo sino all'Hamasien e al Mar Rosso. Nella zona del Barca fu lo stesso fondatore della Tariqah a fare proselitismo e con grande successo.
A Massaua l'influenza della Sharifa Haleuia al-Mirghani, dicendente dell'Imam Ali e Shaykha della tariqah al- Khatmiyya, era molto sentita da tutte le genti di religione mussulmana e non solo da loro come Autorità religiosa di grande importanza in tutta l'Africa Orientale.
Negli anni trenta le relazioni tra l'Italia e l'Islam si consolidano ed il Duce, anche attraverso alcuni suoi discorsi pubblici e da prese di posizione del Fascismo, viene visto come il loro diffensore.

Detta Sharifa, accompagnata da altri dignitari della stessa religione, venne ricevuta a Roma da Benito Mussolini. L'Incontro fu molto cordiale e profiquo per entrambe le parti. Quando Halewia al- Mirghani tornò a Massaua, durante un suo discorso disse: " Da quando Allah ha voluto che il Duce assumesse la protezione e la difesa dell'Islam, anche la nostra Tariqah ha assunto importanza maggiore nel quadro della vita religiosa dell'Impero".
Si racconta che nella sua abitazione massauina tenesse una grande foto del Duce, ove a cavallo brandiva la Spada dell'Islam e agli ospiti d'onore facesse servire il caffe in un servizio d'argento San Marco ricevuto in dono dallo stesso Mussolini.

Agau
(1-continua)
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Ultima Modifica: 26/08/2013 09:53 da Agau-del-Semien.

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26/08/2013 09:22 - 26/08/2013 09:38 #19288 da wania
[justify]L'arcobaleno mi è sempre piaciuto tantissimo. Ricordo con enorme emozione e nostalgia quello che si stampava nel cielo di Asmara subito dopo uno scroscio di grande pioggia...non ne ho mai visti altri così belli grandi e con quei colori...una volta , in Irlanda, mi parve di ravvisarne uno...quasi come i nostri di laggiù, ma forse era solo perché in quel periodo ero innamorata dell'Irlanda, dei suoi spazi, del suo verde, della sua storia e della sua gente; parlo, ovviamente, dell'Irlanda del sud, la Repubblica Irlandese, l'EIRE..... [/justify]
Ultima Modifica: 26/08/2013 09:38 da wania.

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26/08/2013 09:16 #19287 da wania
[justify]Tutto si può dire di me meno che assauit, ricordatelo![/justify]

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26/08/2013 09:00 #19286 da Agau-del-Semien
Chi desidera vedere l'arcobaleno, deve imparare ad amare la pioggia.
Paulo Coelho ( lo conosci questo scrittore?)

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26/08/2013 08:57 #19285 da Agau-del-Semien
asmarina....assauit?? Non credo.in quel periodo vi erano marpioncini gran ballerini che non disdegnavano il tango e gli slow, very slow, quasi fermi.....

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26/08/2013 08:47 #19284 da wania
[justify]mai ballato tanghi stretta stretta con nessuno. Noi si ballava il boogy! il valzer e il mambo![/justify]

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