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GL I EUCALIPTUS

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04/10/2013 12:49 - 04/10/2013 13:00 #19791 da Agau-del-Semien
Le conseguenze della decolonizzazione sono sotto gli occhi di tutti e paesi ricchi e prosperosi sono divenuti paesi poveri, con economie inesistenti e dove un satrapo di turno ha preso il potere schiavizzando il suo popolo. Il risultato di un'indipendenza frettolosa e in molti casi immatura ha portato alla maggior parte dei paesi decolonizzati: disordini, oppressioni, colpi di stato e dittature militari; con il conseguente l'aumento della povertà e della disoccupazione urbana. Nei nuovi stati le economie risultarono deludenti, con la conseguente rovina delle infrastrutture lasciate dai colonizzatori.
Chi ha avuto la fortuna di conoscere la Rodesia del Sud, ricca di rame, guidata da Ian Smith, ricorderà la bellezza, l’ordine e il benessere di cui godeva la popolazione tutta, nativi compresi. Che cosa ne è stato del nuovo stato indipendente con la sua capitale Harare? Un disastro, in tutti i sensi. Irriconoscibile!
Ma per non andare tanto lontani, che cosa è successo all’Eritrea? Gli italiani avevano lasciato una nazione organizzata, evoluta, con una città, Asmara, tra le più belle di tutto il continente. Industrie floride capaci di produrre ed esportare i loro prodotti verso la penisola arabica e in Europa.
Pensavamo di aver costruito una classe locale di artigiani, impiegati, operai, capaci di proseguire nel progresso, pronti a migliorare la loro nazione. E invece?
Anche se vogliamo ricordare tutti i disastri creati dai tanti anni di guerra di liberazione, il dopo liberazione ha distrutto il poco che era rimasto in piedi. Ha chiuso le frontiere agli investimenti stranieri, ha riaperto fronti di guerra con lo Yemen, con l’Etiopia ancora, invece di rivolgere tutti gli sforzi verso il progresso, il miglioramento della vita degli eritrei.
Vige un regime del terrore e gli eritrei sono costretti a fuggire verso il Sudan, e altre nazioni limitrofe per lasciarsi alle spalle la povertà. alla miseria, alla violenza.
Gli Italiani danno una mano a tutti i disperati che arrivano e questi giorni sono particolarmente tristi e dolorosi per il sottoscritto e per tutti noi che amiamo l’Eritrea, il suo popolo. Vedere quei corpi allineati sulla spiaggia e coperti da teli bianchi mi e ci ha dato una fitta al cuore, avrei voluto essere su quella meravigliosa Isola a dare una mano alla sua gente che con abnegazione, con Amore, con grande solidarietà hanno tentato in tutti i modi di aiutare quei disperati.
L’Italia però non può farsi carico di tutte le persone che arrivano e che arriveranno sempre più frequentemente sulle nostre sponde mediterranee. Non abbia risorse illimitate, non abbiamo governi con le p….che sbattano i pugni al parlamento europeo e si facciano sentire. Abbiamo solo dei quaquaraquà!

Tutti assieme rivolgiamo una preghiera ai nostri Amici Eritrei che nella ricerca della libertà e di un lavoro, hanno trovato la morte.
Agau
Ultima Modifica: 04/10/2013 13:00 da Agau-del-Semien.

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04/10/2013 10:37 - 04/10/2013 10:43 #19790 da Giacinto-Matarazzo
WANIA, anche a te buongiorno. Fa male sentire di quel che succede in mare.Non c'è abbastanza sicurezza,e non si fa molto per evitare tali stragi."La vita umnana in mare è sacra", questo era il detto di mio padre.Un pattugliatore non basta, questo a detta degli esperti.Non serve tenerli fermi ad arrugginire a Taranto o La Spezia.Almeno 3 unità dovrebbero patturgliare ai limiti delle acque territoriali. I punti di partenza di tali barconi dalle coste libiche non sono sempre gli stessi, per cui a un solo pattugliatore può sfuggire un barcone oppure se lo avvista in radar(e poi quell'immagine è un barcone ?) e magari a 20 o 30 miglia, ci vuole sempre non meno di un'ora per raggiungerlo.E gli elicotteri che li tengono a fare ? Solo per portare a spasso i cronisti della RAI a vedere come avvengono i salvataggi per fare share ? Inoltre le sole motovedette della CP non bastano.E poi cosa stanno a fare tanti mercantili in disarmo nei porti ? Anche questi potrebbero essere usati,come navi di raccolta di quei poveri sventurati.Con tale uso si potrebbe anche dare lavoro a tanti marittimi a terra per mancanza d'imbarco. Qui a Gaeta ci sono tanti giovani che si diplomano al nautico ogni anno e per mancanza d'imbarco vanno a fare i pescatori o i bagnini.E il diploma li qualifica Capitani Marittimi.Basterebbe quindi poco, molto poco.Se lasciassero da parte quella benedetta volontà politica e facessero sul serio.
Cisi
Ultima Modifica: 04/10/2013 10:43 da Giacinto-Matarazzo.

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04/10/2013 10:26 #19789 da Francesco
Umanamente mi dispiace per la strage di Lampedusa,ma la colpa soo dei bastardi dittatori del Corno d'Africa e dei politicanti sinistri che , un calcolo politico ,vorrebero tutta l'Africa a casa nostra .La colpa , in particolare . è della ministra ( si fa per dire )katanghese,della comunista Bodrina e del papa attuale .
Con l'attuale "aria che tira "vedrete che la katanghese otterra'una legge ad hoc per ottenere : cittadinanza a go' go',posti pubblici,case ed assistenza a spese nostre .
Non passera'molto tempo che noi italiani diventeremmo sudditi dei negri , gialli , zingari ed islamici!
EEA
Sieg heil

ps La maggiore colpa la attribuisco a questa entita'chiamata Europa , la quale non ha alzato un dito per le ns frontiere .Siamo buoni a pagare il contributo annuo per fare ingrassare rumeni e slavi .

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04/10/2013 10:06 #19788 da Francesco
Ringrazio tuttii forumsti che mi hanno fatto gli auguri.
Fancesco

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  • Carlo Di Salvo
04/10/2013 07:11 #19784 da Carlo Di Salvo
Hai ragione Lulù la strage continua di poveri eritrei, di somali ed anche etiopi è una vergogna, tutti parlano degli scafisti che gettano in mare questi poveri disgraziati, ma nessuno parla delle vere origini e delle cause che provocano queste fughe, nessuno osa parlare del continuo stato di belligeranza tra Eritrea ed Etiopia, dove sin da bambini uomini e donne vengono mandati a fare i militari vita natural durante, sono queste le vere cause della fuga di questi giovani che affrontano deserti e mare su carrette.
Tutti noi lo sappiamo il regime totalitario che esiste in Eritrea, ma nessuno osa parlarne, in Eritrea si potrebbe vivere benissimo se non ci fosse un regime duro come l'attuale, sempre sotto il timore di conflitto al confine con l'Etiopia, nessuno pensa di far mettere una pace definitiva tra questi due paesi, forse solo Papa Francesco potrebbe convincere queste due nazioni cristiane a convivere pacificamente.
L'Eritrea è l'Etiopia sono le uniche due nazioni dell'Africa dove cristiani e musulmani hanno imparato a convivere pacificamente, perché non possono convivere pacificamente anche tra di loro????

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04/10/2013 07:07 - 04/10/2013 07:09 #19783 da Narrante
Oggi 4 Ottobre a Bologna è la festa del Patrono "San Petronio.Silvano sta a casa ma niente pedalatina: PIOVE!
Tanti auguri a tutti i Francesco del Forum!
Vi rinnovo l'invito di andare in "foto per ricordare" : Super Cangura Sonia ha aperto una...mostra personale.
Bye-bye!
Silvano.
Ultima Modifica: 04/10/2013 07:09 da Narrante.

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