CORRISPONDENZA 7

Si ,WANIA ,dopo 60 anni mi hai ricordato di quella finissima polverina sopra le ali .Presentava vari colori a secondo della farfalla e ti restava appiccicata nei polpastrelli .
Un aspetto che avevo dimenticato e che ho ricordato grazie a te .Fino a qualche anno fa' in uno degli album fotografici di famiglia c'era un farfallone grigio che mio padre catturo' nel cortile della casa di Ghezzabanda ,allora potevo avere circa 6 anni .Ebbene , dopo tanti anni la farfalla era ridotta male e la buttai assieme al foglio in cui era stata attaccata .
Comunque , le farfalle erano meravigliose : grandi ,piccole e con colori meravigliosi , ma non ne ero un patito .Di queste farfalle in Sicilia non ne ho viste mai .
Ora provvedero' ad inserire la poesia di Sandrino Manzoni nell'apposita stanza .
Buona domenica.
EEA

anche

[justify]Quante vite di farfalle abbiamo distrutto noi da bambini! Si perché le trattenevamo, stavamo si attenti a non rovinare le loro ali" non toccare le ali - dicevamo - c'è su la polverina che le fa volare" se gliela levi non volano più! E poi però schiacciavamo loro la testa...e ci infilzavamo uno spillo per appuntarle sul nostro cartone di raccolta.....Almeno noi degli anni trenta...si ragionava così.... Voi invece? [/justify]

Selamat pagi WANIA et AGAU ,
oggi è una bella giornata , ma niente mare perchè Lucia si è intestardita a volere fare il cambio di stagione .
Wania ,oggi è il 5 maggio : Alessandro dedico' a chill fetient di napoleone ( lo scrivo pure minuscolo )un'ode per la sua morte .
Dicono che sia morto avvelenato dai perfidi figli di Albione e ,forse , è l'unica cosa che questi bastardi ( prima degli slavi ) abbiano fatto di buono nel corso della loro storia .
Si , Wania , OBBEDISCO ( parafrasando il vostro avventuriero garibaldi -pure in minuscolo -che tante sventure porto' nel nostro regno )l'ode di Alessandro trovera' posto nella stanza apposita .
Salamat
EEA

DSgI,S e N

Parecchi anni or sono sono stato per il periodo di un mese circa in un tempio Buddista nei pressi di Yangon. Il capo dei monaci, un vietnamita, colto e gentile mi accolse con calore e umanità. Conosceva quasi a memoria la Torah, Bibbia, i Vangeli e il Corano, oltre ovviamente tutti gli scritti Buddisti.
Non si poteva rivolgere la parola a nessuno e tanto meno al maestro che comunque parlava inglese, francese, e 7 o 8 lingue asiatiche.Solo se interpellati si poteva dialogare con lui.
Un giorno nel cortile del tempio osservavo una farfalla che passava da fiore in fiore, senza apparente logica. Mi si avvicinò e disse:" Vedi quella farfalla che si posa ora su questo e ora su quel fiore? Essa è come ciò che noi uomini chiamiamo felicità. La felicità tocca chi vuole,e quando vuole ma, come la farfalla, non la puoi trattenere, non puoi toccarle le ali, se lo fai le rovini e distruggi la vita alla farfalla stessa.
Agau

[justify]Noi alla pastasciuttina volevamo molto bene, ci faceva tenerezza perché era bruttina, insignificante ed era sempre d'intorno. L'avevamo chiamata così proprio perchè ci rammentava la pastasciutta al pomodoro! No, non so nulla della tua esperienza nel tempio buddista.[/justify]